Non è stata una sciocchezza venir grandi
tra i casermoni opachi
e le gesta degli eroi, per sempre confinate nei libri
o dentro i film.
Mia madre cadenzava le gambe
lui i tramvai: mio padre dalle spalle di cedro
il marinaio
che in acqua entrava solo di schiena.
Sono qui
ancora sulle scale di scuola accanto a lei
la ragazzina senza pretese come me.
Sono qui più dispettoso di grandine e maree
a chiederle dei figli che ha fatto, e se ci sta
a far la luce spenta e le briciole con me.
Ché ormai c’è poco tempo per mille smancerie
per remore e giudizi al veleno.
Sono qui, davanti a un bel comò con i pettini e l’idea
che bere un po’ faciliti gli occhi e a stare giù
la pancia nuda verso il soffitto
il terital, piegato sulla sedia con esperienza in più.
Son qui senza coperte né brividi, e c’è lei
calata come viene la sera qui da noi
a volte rossa
a volte di petto
triste mai.
Massimo Botturi
Triste mai–, ecco il tocco di un grande
Tinti
molto bella massimo. un abbraccio m. pastore
Di grande fascino descrittivo e poetico..
ggc
Grande intenso Poeta
Questa tua è …bellissima
il primo amore non si scorda mai
e Tu
intensamente come la tua bella
lo vivi .
Quello che mi piace leggendo le tue
è la vita ,quella di tutti i giorni,che ritrovo.
Ciao Caro Poeta
Il Passero
un grazie di cuore e un abbraccio a tutti i carissimi lettori/autori
Estremamente vera! intenza, come la vita in se. bella. Rosy