Erano i capei d’oro a l’aura sparsi

Erano i capei d’oro a l’aura sparsi
che ‘n mille dolci nodi gli avolgea,
e ‘l vago lume oltre misura ardea
di quei begli occhi, ch’or ne son sì scarsi;
e ‘l viso di pietosi color farsi
non so se vero o falso, mi parea:
i’ che l’esca amorosa al petto avea,
qual meraviglia se di sùbito arsi?
Non era l’andar suo cosa mortale,
ma d’angelica forma; e le parole
sonavan altro, che pur voce humana.
Uno spirto celeste, un vivo sole
fu quel ch’i’ vidi: et se non fosse or tale,
piagha per allentar d’arco non sana.

FRANCESCO PETRARCA

Published in: on Maggio 31, 2014 at 07:02  Comments (3)  

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3 commentiLascia un commento

  1. Caro Massimo il mio più sentito grazie..respiro oggi un’aria nova, un’aria antica dal profumo lieve ed il pensier va ad una mia cara Insegnante di Liceo: Prof.ssa Laura P.

    con stima

    cordiali saluti

    ggc

  2. Bello trovare di questi versi che conducono a fare un tuffo nel tempo bello… grazie Massimo!
    Giuseppe

  3. Grazie Max anche io torno ai tempi del liceo! Piera


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