Non potrò

In questa serata intrisa di tristezza,
ho bisogno più che mai
di risentire vibrazioni che
dolcemente mi conducano a te.
Alla luce straordinaria
creduta morta da tempo
che hai saputo riaccendere.
Quella luce fatta di piccoli gesti
come lo sfiorarsi delle labbra
che suggellano un lieve bacio,
o lo stringersi le mani per trovare
la forza di superare tutto quello
che per tanto tempo ci ha tenuti divisi.
Ma il destino è crudele,
ci divide ancora una volta
e non potrò mai più amarti, fiutarti,
piangere con te, accarezzarti,
sentirti, ridere e ballare,
o semplicemente,
dormire tra le tue braccia.

Patrizia Mezzogori

Published in: on Maggio 29, 2014 at 07:40  Comments (10)  

Illusioni

Ho nuotato
nel fresco mare
delle illusioni.
Onde felici
mi accarezzavano,
spruzzi ridenti
mi solleticavano,
brezze soavi
mi estasiavano.

Poi di repente
un maroso inarcato
su se stesso,
minaccioso,
avido,
mi ha strappato via
con le sue fauci
liquide
sbattendomi contro
le nude rocce taglienti
di questa vita che
passa sempre,
di questa vita che
non passa mai,
col presente che diventa
futuro e col passato
che ride delle mie speranze.

Nino Silenzi

Published in: on Maggio 29, 2014 at 07:37  Comments (3)  

Hallelujah

I’ve heard there was a secret chord
That David played, and it pleased the Lord
But you don’t really care for music, do you?
It goes like this
The fourth, the fifth
The minor fall, the major lift
The baffled king composing Hallelujah

Hallelujah, Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah

Your faith was strong but you needed proof
You saw her bathing on the roof
Her beauty in the moonlight overthrew you
She tied you to a kitchen chair
She broke your throne, and she cut your hair
And from your lips she drew the Hallelujah

Hallelujah, Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah

Baby I have been here before
I know this room, I’ve walked this floor
I used to live alone before I knew you.
I’ve seen your flag on the marble arch
Love is not a victory march
It’s a cold and it’s a broken Hallelujah

Hallelujah, Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah

There was a time when you let me know
What’s really going on below
But now you never show it to me, do you?
And remember when I moved in you
The holy dove was moving too
And every breath we drew was Hallelujah

Hallelujah, Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah

Maybe there’s a God above
But all I’ve ever learned from love
Was how to shoot at someone who outdrew you
It’s not a cry you can hear at night
It’s not somebody who has seen the light
It’s a cold and it’s a broken Hallelujah

Hallelujah, Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah

You say I took the name in vain
I don’t even know the name
But if I did, well, really, what’s it to you?
There’s a blaze of light in every word
It doesn’t matter which you heard
The holy or the broken Hallelujah

Hallelujah, Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah

I did my best, it wasn’t much
I couldn’t feel, so I tried to touch
I’ve told the truth, I didn’t come to fool you
And even though it all went wrong
I’ll stand before the Lord of Song
With nothing on my tongue but Hallelujah

Hallelujah, Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah
Hallelujah

§

Ho sentito che c’era un accordo musicale segreto
che Davide suonò e che piacque al Signore
ma non ti importa molto della musica, vero?
beh, funziona così: il quarto, la quinta,
il minore abbassa, il maggiore alza
il re confuso compose l’Hallelujah

Hallelujah, hallelujah, hallelujah, hallelujah

beh la tua fede era forte,
ma avevi bisogno di una dimostrazione
l’hai vista fare il bagno sul tetto
la sua bellezza e la luce
della luna ti abbattevano
lei ti ha legato alla
sua sedia della cucina
lei ha rotto il tuo trono
e ti ha tagliato i capelli
e ti ha cavato dalle labbra l’Hallelujah

Hallelujah, hallelujah, hallelujah, hallelujah

baby sono già stato qui
ho visto questa stanza e
ho camminato su questo pavimento
ero solito vivere da solo prima di conoscerti
ho visto la tua bandiera sull’arco di marmo
ma l’amore non è una marcia di vittoria
è un freddo e un grave Hallelujah

Hallelujah, hallelujah, hallelujah, hallelujah

beh c’è stato un tempo
in cui mi hai fatto sapere
cosa succede veramente sotto
ma adesso non me lo mostri mai, vero?
ma ricorda quando sono venuto a stare con te
anche la Santa Colomba si stava spostando
e ogni nostro respiro era un Hallelujah

beh forse c’è un Dio lassù
ma tutto quello che ho imparato dall’amore
è come colpire qualcuno che ha
sguainato la spada prima di te
non è un pianto quello che senti di notte
non è qualcuno che ha visto la luce
è un freddo e un grave Hallelujah

Hallelujah, hallelujah, hallelujah, hallelujah

LEONARD COHEN

Published in: on Maggio 29, 2014 at 07:32  Comments (1)  

Timido amore

(Alfabetare)

Antologie di sorrisi distillati
Bandiscono un tumulto d’amore
Che esplode come sole
Dentro il sole d’agosto
E brucia l’acqua dei pensieri
Frugo nella cenere 
Girando e rigirando scorie di parole:
Ho dato al silenzio il mio nome
Impaurito e nudo
Lesinando sul rosso dei boccioli di rosa
Mi sento ombra sciolta nel giorno
Noleggiato per ascoltare il cuore
Orlato di verdi promesse
Potrei nascondere nel nulla
Questi elastici che stringono
Raggi tagliati di luce ma
Sparso sulle ferite
Timidamente offerto da pallida mano
Un pezzo di luna
Veste d’azzurro l’ora del gallo
Zuppa di rugiada

Giovanni De Simone

Published in: on Maggio 29, 2014 at 07:07  Comments (4)  

Un lembo di cielo

si affaccia tra le nuvole
papaveri e margherite
sui sinuosi steli
si lasciano guardare
dall’occhio di cielo:
qui si può solo annuire…

Antonietta Ursitti

Published in: on Maggio 29, 2014 at 07:01  Comments (5)  

sPunti cardinali

Sono giorni in dislivello perenne
le direttrici sfumano
poggiati alla barriera
preciterebbero di sotto appena si
volgessero le spalle
i dodici pensieri -come gli apostoli-
custodi dei sentieri apocrifi
che poi falsi di spazio e non
di vero scrivere sui muri striature di sangue
passaggi in galleria
le medesime cose starnutite dis_tratte

sono giorni di luttuosità permanente
tanto che
ci si convive ma
le conseguenze hanno lacci spaiati
fiammiferi defosforati nei cassetti
e stanze appollaiate alle finestre
a nord dell’innocenza
a sud della disfatta
a est della miseria mai risolta
a ovest nell’attesa del capitolare il sole
come se mai di un’alba avesse il senso.

Portaci a giorni innocui
nascemmo per esilio di sorprese
__a noi stessi lo fummo__
appena c’incontrammo così nudi e raminghi
da non avere un nome da coprirci
durevolmente il capo
siamo fumo di quelli che le nuvole
inseguono con scarsa simpatia
e non abbiamo ancora concepito
un progetto di noi che ci sottragga ai tuoi.

Cristina Bove

Published in: on Maggio 28, 2014 at 07:27  Comments (4)  

Il Ponte Mirabeau

LE PONT MIRABEAU

Sous le pont Mirabeau coule la Seine
Et nos amours
Faut-il qu’il m’en souvienne
La joie venait toujours après la peine

Vienne la nuit sonne l’heure
Les jours s’en vont je demeure

Les mains dans les mains restons face à face
Tandis que sous
Le pont de nos bras passe
Des éternels regards l’onde si lasse

Vienne la nuit sonne l’heure
Les jours s’en vont je demeure

L’amour s’en va comme cette eau courante
L’amour s’en va
Comme la vie est lente
Et comme l’Espérance est violente

Vienne la nuit sonne l’heure
Les jours s’en vont je demeure

Passent les jours et passent les semaines
Ni temps passé
Ni les amours reviennent
Sous le pont Mirabeau coule la Seine

Vienne la nuit sonne l’heure
Les jours s’en vont je demeure

 

§

Sotto il ponte Mirabeau scorre la Senna
E i nostri amori
Me lo devo ricordare
La gioia veniva sempre dopo il dolore.

Venga la notte suoni l’ora
I giorni se ne vanno e io rimango.

Le mani nelle mani faccia a faccia restiamo
Mentre sotto
Il ponte delle nostre braccia passa
L’onda stanca degli eterni sguardi.

Venga la notte suoni l’ora
I giorni se ne vanno e io rimango.

L’amore se ne va come quest’acqua corrente
L’amore se ne va
Come la vita è lenta
E come la Speranza è violenta.

Venga la notte suoni l’ora
I giorni se ne vanno io rimango.

Passano i giorni e passano le settimane
Né il tempo passato
Né gli amori ritornano
Sotto il ponte Mirabeau scorre la Senna.

Venga la notte suoni l’ora
I giorni se ne vanno io rimango.

GUILLAUME APOLLINAIRE

Published in: on Maggio 28, 2014 at 07:22  Comments (6)  

Nascita

 
-Si sono rotte le acque!-
ho annunciato calma,
ma immediatamente
frenesia ed eccitazione
si sono sparse nel cuore
e nell’aria intorno.
Finalmente arrivi
dai tuoi fantastici spazi siderali,
qui da me,
che già ti amo,
ancor prima
del tuo esistere.
Ho un dolore terribile,
eppure non lo sento,
ho una forza
che non sapevo
di avere e
che avrò in ogni istante,
perché mi viene da te
e dall’amore
che c’è tra noi,
al di là di tutto.
Così sei giunto,
piccolo extraterrestre,
a mezzanotte,
tra lacrime di gioia.
Ti ho stretto delicatamente,
incredula e grata
di fronte ad un dono
cosi enorme
da parte del cielo,
proprio per noi.
Hai aperto gli occhi
sul mio seno,
tu, infinitamente minimo,
e ci siamo guardati,
come due innamorati
che sanno di essere
legati da un destino
indissolubile ed eterno.
Oggi è per sempre.

Piera Grosso

Published in: on Maggio 28, 2014 at 07:15  Comments (15)  

Lettera d’amore

 
Attimo dopo attimo tento di proteggerti,
ma tu non vuoi, non hai mai voluto.
Taciturna seguo il tuo cammino,
mentre, col tuo fare sfuggente
annaspi tra i rumori della vita
e le avventure che segui con audacia.
E io vorrei che un vero amore
si annidasse nel tuo cuore
pronto a donarti un sorriso che duri.
Un amore vero che non ti rubi la saggezza,
ma che ti doni forza e tenerezza
e ti renda certo di essere amato,
con la parola che si impregni
dei tuoi sogni,
sino a creare il tuo nuovo mondo.

Maria Rosaria Rozera

Published in: on Maggio 28, 2014 at 07:13  Comments (7)  

Madre, ora so quanto penavi, il giorno

Madre, ora so quanto penavi, il giorno,
col vuoto nel mio letto e nella casa,
ad aspettar che a sera io rientrassi!

In quelle tue parole ricorrenti
ritrovo il tuo martirio, la tua pena:
“Vedrai…quando anche tu lo avrai, un figlio…!”.

Insieme al tempo, anch’io ho fatto bianchi
quei tuoi capelli che eran color mora,
con il continuo palpitar del cuore…

La vita che si dà, or lo comprendo,
arreca un incessante trepidare
che può esser colorato arcobaleno,
o, più, rassomigliare al nero pece…

Per dirti grazie, ed abbracciarti, è tardi:
lo posso solo far con una prece.

Ascolta, figlio, almeno ascolta il vento
ch’è gravido dell’accorato dir:
“Quando anche tu lo avrai…”…
Non aspettar quel dì…Falla or! contenta.

Armando Bettozzi

Published in: on Maggio 28, 2014 at 07:07  Comments (10)