Georgia on my Mind

Georgia, Georgia,
The whole day through
Just an old sweet song
Keeps Georgia on my mind

I’m say Georgia
Georgia
A song of you
Comes as sweet and clear
As moonlight through the pines

Other arms reach out to me
Other eyes smile tenderly
Still in peaceful dreams I see
The road leads back to you

I said Georgia,
Ooh Georgia, no peace I find
Just an old sweet song
Keeps Georgia on my mind

Other arms reach out to me
Other eyes smile tenderly
Still in peaceful dreams I see
The road leads back to you

Georgia,
Georgia,
No peace, no peace I find
Just this old, sweet song
Keeps Georgia on my mind

I said just an old sweet song,
Keeps Georgia on my mind

 §

Georgia, Georgia,

durante tutto il giorno

solo una vecchia dolce canzone

tiene la Georgia nei miei pensieri.

Ho detto Georgia,

Georgia, una canzone di te

risuona dolce e chiara

come i raggi di luna attraverso i pini.

Altri abbracci mi stringono

altri sguardi sorridono teneramente,

ma sempre, nei sogni più sereni,

la strada mi riporta da te.

Ho detto Georgia,

Georgia, non trovo pace,

solo una vecchia dolce canzone

tiene la Georgia nei miei pensieri.

Altri abbracci mi stringono

altri sguardi sorridono teneramente,

ma sempre, nei sogni più sereni,

la strada mi riporta da te.

Georgia, Georgia

Nessuna pace, nessuna pace posso trovare,

solamente questa vecchia dolce canzone

tiene la Georgia nei miei pensieri.

Ho detto solo una vecchia canzone

tiene la Georgia nei miei pensieri.

STUART GORRELL      (musica di Hoagy Carmichael)

Published in: on giugno 16, 2011 at 06:51  Comments (2)  
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Se musica è la donna amata

Ma tu continua e perditi, mia vita,

per le rosse città dei cani afosi

convessi sopra i fiumi arsi dal vento.

Le danzatrici scuotono l’oriente

appassionato, effondono i metalli

del sole le veementi baiadere.

Un passero profondo si dispiuma

sul golfo ov’io sognai la Georgia:

dal mare (una viola trafelata

nella memoria bianca di vestigia)

un vento desolato s’appoggiava

ai tuoi vetri con una piuma grigia

e se volevi accoglierlo una bruna

solitudine offesa la tua mano

premeva nei suoi limbi odorosi

d’inattuate rose di lontano.

MARIO LUZI