Un giorno un mare, un treno…

 
Sento lontano
lo sferragliar d’un treno
e nei tuoi occhi
vedo riflesso il mare.
.
Odor di resina
e  verde di quei pini
colmano l’aria
 ed occhi e mente e cuore.
.
Precipita lo sguardo
 verso quel mare
dove su rocce
 si sciolgon le sue onde.
.
Rocca a difesa
s’alza da uno sperone
un volo di gabbiani
 già la circonda.
.
Smarriti  in un incanto
mani e le bocche
azzurro amor si danno
senza appagarsi.
.
Momenti viver
 dimenticando il tempo
forse senso alla vita
questo sognare.
.
E riflesso il mare
nei tuoi occhi vedo
lontano sento
lo sferragliar d’un treno …

Piero Colonna Romano

Senza titolo

-Senza titolo-
Olio su tela 140×200
Biella,  2010

Così ruvida, è dura

la scorza del giorno

e arida

di risa divisa da rivi,

d’arrivi velata.

Io caparbio tento.

Più ruvido e duro

stento ma provo

a dipingere ancora,

d’inventare

diventando fiaba,

mormorio di cascata,

tremulo trillo di fata,

coreografia leggera

di bianca neve che torna.

Aquila e vento,

costato e sperone.

Bacio e risveglio

del mio parlare e

sentirmi sorpreso

Già i giorni

appassiscono

come i fiori più rari.

Già mi sento così,

come quando appassiscono

i fiori più rari;

perché anche loro

avvizziscono,

tenui come il grembo

che li ha cullati

lattiginosi, come il tempo

che li ha svezzati,

Flv./ 2010

piovigginando

come esili istanti d’Inverno,

sulla tristezza

dei miei paesaggi.

Flavio Zago