Un giorno un mare, un treno…
Malinconici giorni
Silenzi pesanti
che gravano d’inquietudine.
Pioggia:
intermittente intercalare
di rovesci obliqui
in sottofondi monocorde.
Dalla mia postazione
mi obbligo a vedere oltre
i rigagnoli che a tratti s’infossano
fra discrepanze di resina e cemento
e non distinguo sbocchi
né radici far rinvenire.
Il percorso
Il bosco accoglie
abbracciando i sensi
essenze di resina e mugo
felci rigogliose
e muschio che ricopre le rocce
bassi licheni emergono
a cercare la luce
improvviso scrosciare di acque
imponente cascata
come pioggia impetuosa
si getta dall’alto
riemerge da rocce
spruzzando nell’aria
ricade, scivola
e ancora s’imbatte
nella ruvida roccia
risale, riscende
si getta, salta nel vuoto
colmando il silenzio
del mondo
Tra i pini
Ti vidi per la prima volta
in un chiaro mattino
camminare tra i pini.
Ci incrociammo sul sentiero
odoroso di resina.
Portavi un libro sotto il braccio.
Mi passasti a fianco seria.
Bastò un rapido sguardo
per colpire il mio cuore.
Il profumo dei pini
mi fa sempre rivivere
quel dolce momento.
Sera nel bosco
Scivolo
nelle scanalature
dei tronchi.
Sui gradini
di radici
a ventaglio.
Foglia
a grumi
di resina
mi congiungo.
Cicale
Ardente frinire
delle cicale celate
sui rami di pino.
Rovente il vento
trasporta il loro canto
crepitante
secante il tempo
che ora non rotola
sotto lo sguardo
accecante del sole.
Il pino respira
profumo di resina.
Torrida pace
nella mente che tace
ed il cuore riposa.