Il testamento della storia


A chi lascerà i suoi guai?

Dove nascondersi per non essere interrogato?
Non potrai dire “io non c’ero”,
né mendicare innocenza,
né coprirti di cenere,
né fuggire nei boschi.

Boschi piallati per scrivere niente,
mari discariche di buste di plastica,
cieli violentati da ali d’argento,
profondità masticate da ruspe e trivelle,
il fumo che sale dal formicaio impazzito.

A chi lascerà le sue miserie?

Le capanne di fango con i tetti di palma,
i ventri gonfiati dagli occhi innocenti,
la vita vissuta per sopravvivere,
il cielo e la luna senza poesie.

A chi lascerà le sue controversie?

Le guerre senza fine, i proiettili all’uranio
le auto che esplodono, le bocche di cannone,
la strage giornaliera di poveri innocenti.

A chi lascerà i suoi statisti?

Lungimiranti come granchi,
si pavoneggiano nelle bandiere e nei salotti,
attenti ai sondaggi per non perdere un voto,
complimentandosi nelle proprie memorie.

A chi lascerà i poveri cristi?

Lorenzo Poggi

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6 commentiLascia un commento

  1. Caro Lorenzo ,questa è poesia civile ,è canto in pianto ,è domanda senza risposta con l’ultima strofa che rapprensenta impagabilmente il potere (quei granchi gracchianti!).Che dire se non che sai,da poeta, cogliere l’amaro in cui viviamo.Come scriveva Brecht,i poveri cristi sia che si sia in pace che in guerra ,pagano sempre lo stesso.
    Ciao caro
    Tinti

  2. Bellissima e amarissima poesia d’impegno civile che condivido e sottoscrivo con la penna del cuore. Sono quei “poveri cristi” che pesano sulla coscienza di tutti e mi chiedo ci sarà mai un riscatto totale per loro…sulla terra? Grazie caro Lorenzo per la riflessione, un saluto affettuoso.
    Roberta

    • Grazie Tinti e Roberta. Il vostro apprezzamento mi da la forza per andare avanti.
      Lorenzo

  3. Non ho parole, è bellissima, commovente, importante, grazie a te. Ciao
    aurelia

  4. Un canto disperato che denuncia la poca considerazione che il “potere” ha dell’uomo e dei valori.
    Ma occupare una poltrona…questo si che conta… e nei salotti si prendono importanti decisioni…
    Grazie Lorenzo per il tuo impegno poetico sociale e civile.
    Un saluto
    Michela

  5. Purtroppo “La Storia” la scriviamo noi uomini, così come stiamo riscrivendo la geografia, le scienze naturali…di questa povera Terra. Ma di Golgota è disseminato il mondo: i poveri cristi sanno già il loro cammino.
    Vera e amara questa tua Lorenzo.
    Flavio


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