Farfalla prigioniera

Nere arcate su gocce di tristezza –
perle di umida malinconia –
di magnifica, tristezza,
di dolce, malinconica tristezza,
rassegnata, tristezza,
lo sguardo
lontano fai vagare tra i ricordi,
tra i sogni di bambina ormai sfumati
tra braccia inadatte, e egoiste
che in cerchio
stringono
la lieta libertà che più non hai.

Fili dorati sulla fronte chiara,
raccolti in una coda di cavallo
donano fierezza
a chiare gote appena zigomate,
lisce e vellutate;
contornano lo sguardo…che non guarda
per non vedere quello che hai lasciato.

Il corpo adolescente,
di bambina cresciuta,
su gambe di alabastro,
sotto la vestina,
lo perdi per donare il paradiso
a chi da tempo, ormai,
non lo sperava più.
Ma solo lui lo vede…
non già lo sguardo tuo, smarrito
tra il bel ricordo
di quella tua sognante gioventù
ch’è già finita.

Ami soltanto
per vivere una vita.

Armando Bettozzi

Si è fatto buio

Le parole mi tornano in mente,
le nostre parole,
nell’agonia informe del loro vagare
nubi sospese sopra mari in burrasca,
in attesa che il vento
le liberi
dal  loro pianto sommesso.

Sciamano dal passato,
in fremito d’ali,
voci
che inondano l’aria
di ombre tremanti
mentre insonni pensieri
di un oscuro deserto
si lanciano in volo
pellegrini
orfani
senza più fede.

Travertino e alabastro
pomice e lava
come un chiostro
sento ora la vita
chiostro alla penitenza creato
che amore carnale e primavera teme,
vani sforzi oltre la brezza trascina
mi allontana inavvertitamente
mettendo a tacere
il disegno passato.

Quanta musica riempie lo spazio
e avvolge in unico velo
due anime in tormento mute,
quante timide notti a sedere
sulla sponda del letto
in segreto lamento
per non avere occasione
di sussurrare parole
che abbiano dentro
il lento ritmo  dell’eternità.

La mia voce è cessata
e la notte pulsa di pensieri sgomenti
che fissano assorti nel loro mutismo
il mio io profondo
dall’ ignoto confine oltre la vita.

Kinita e Marcello