Odori di campagna

 
C’è una storia da ritardare, la mia
la rifaccio con sapori di campagna
coltivo un rigoglio di terra
immensamente radicato
profondità sanguigna
umanità versatile
in bionde distese di spighe che albeggiano
Non voglio sentenze o giudizi
ne ho avuti da una vita
mi voglio sentire capita

Aurelia Tieghi

Published in: on luglio 23, 2011 at 07:17  Comments (8)  
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8 commentiLascia un commento

  1. Scusate, premetto che questa mia, non la si può chiamare poesia, ma è la mia realtà, dopo che, un viaggiare nelle profondità dell’anima, mi ha aperto le porte per capire tante cose di me e forse anche di altri. Questa composizione ve la trasmetto con sincera semplicità, in amicizia, e naturalmente la chiusa non è diretta certamente a voi amici, che siete isole di comprensioni, vi abbraccio
    aurelia

  2. Come comprendo ,cara …tinti

  3. Il senso lo hai raccontato. I tuoi versi sono belli (difficile non giudicarli). La chiusa è di molti di noi. Un caro saluto. Piero

  4. Hai dato voce a tante persone, il non sentirsi capiti fa molto male
    Grazie Aurelia
    Ciao, Pat

  5. Capita a tutti non sentirsi capiti. grazie di aver sollevato questo tema, ti abbraccio Rosy la poesia è bellissima

  6. il peso del giudizio è quello più insopportabile, molto bella la tua poesia
    un caro saluto 🙂

  7. Eh sì, un mettere in luce il proprio sentire in un versificare tocchi energici di sentimento, come in un quadro espressionista.
    Brava Aurelia!

    Maristella

  8. troppo buoni! come sempre… serenanotte a tutti
    aurelia


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