Un bacio dopo l’altro ed altro ancora

Com’era bello attendere la notte
raccolti nell’abbraccio della sera
col mar che manteneva la promessa
di non distrarci quando andava in scena
un bacio dopo l’altro ed altro ancora.

Com’era mite l’aria della baia
cromata dai riflessi della luna
col vento corso dietro la collina
a starsene lontano dall’alcova
per non alzare sabbia sulla duna.

Per noi fu alba prima che sorgesse.

Aurelio Zucchi

Published in: on febbraio 23, 2017 at 07:35  Comments (2)  

Vivi

Sei libero, libero

di ricordare o dimenticare

di odiare o perdonare

libero

di scordare tutti o parlare

di avere amici o stare solo.

Sei libero, libero

di guardare o voltarti

di tendere una mano o tenerla nella tasca

libero

di credere o essere scettico

di pregare o bestemmiare.

Ma scegli

scegli una strada

scegli cosa puoi essere

e non lasciare mai

che altri ti facciano

ciò che non sei

e mentre sopravvivi

cerca qualcosa

per cui vivere.

 

Gian Luca Sechi

Published in: on febbraio 23, 2017 at 07:13  Comments (3)  

Fragili prede


Perdute sono quelle donne sole,
lo sguardo basso in cerca di parole,
che sempre si ritrovano nel sogno
mescolando incertezze col bisogno.

Parole dolci ed anche appassionate,
espresse in grida o appena sussurrate;
parole aspre che arrecano dolore
confitte come spine dentro al cuore.

Parole nuove, invero già ascoltate,
seducenti pur nell’eccesso usate;
parole finte a esprimere l’affetto,
parole da ascoltare con sospetto.

Ma troppo grande è la sete d’amore
e dolce abbandonarsi al suo sapore.
Disseta quell’arsura ogni parola:
solo veleno, eppure le consola.

Si ritrovano in preda allo sconforto,
trofei senza speranza di chi, a torto,
non pone nessun freno alla vergogna
e dà valore solo alla menzogna.

Foglia d’autunno

Published in: on febbraio 23, 2017 at 07:07  Comments (4)  

Ballata della disperazione

Poesia tu non morirai
per queste matematiche
ora nostro unico cibo e bevanda.

tu sarai come il fuoco
in seno alla terra
e la voce del mare.

Tua casa è ove nessuno può vivere
dentro la folgore,
e in quell’attimo vedi
ciò che nessuno riesce a vedere
senza che le pupile diventino cenere.

tu sai quanto nessuno può dire,
la gioia e la tristezza
che non hanno ragioni.

DAVID MARIA TUROLDO

Published in: on febbraio 23, 2017 at 07:03  Comments (1)