Ma dove stanno poi tutte quelle?

Sfilano a volte che tra i pensieri ritornano
immagini piene di altre, ed altre ancor che
sembra di rivedere un film, un videotape.
Son piene di percezioni, sono registrazioni.
Alcuni le vedono a colori, con suoni, emozioni
altri solamente in bianco e nero, immobili.
Ma tutte hanno un peso, tutte uno spazio
e tutte non stanno dove si crede che stanno.
Un Fisico dichiarò analizzando il problema:
-che per un tempo di sei mesi restavano
negli oscuri meandri del nostro…cervello.-

Allora dove poi stanno tutte quelle che vedo
quando ritorno, quando sogno, quando rivedo?

Il Passero

Published in: on febbraio 27, 2017 at 07:44  Comments (9)  

Incanto notturno

Scende la notte

discinta nel velo di silenzio

mi seduce con occhi di luna fatale

mi attrae con calamite di stelle

m’inebria con voce d’amante audace

mi rapisce nell’alcova del sogno

ove l’anima tremante

trova giaciglio

e paga s’acquieta

in estatici sussulti

di puro infinito.

 

Roberta Bagnoli

Published in: on febbraio 27, 2017 at 07:26  Comments (4)  

Definizione della poesia

firmamento

È un fischio che si estende acuto d’improvviso,
è lo scricchiolio di ghiacci soffocati,
è la notte che fa intirizzire la foglia,
il duello di due usignoli.
È il tonfo soave del pisello,
è l’universo in lacrime in un guscio,
è Figaro – dal podio e dai flauti –
che si frange come grandine sull’aiuola.
È quel che la notte deve ricercare
Sul fondo oscuro delle vasche,
e la stella porgere al vivaio
coi palmi umidi e tremanti.
Più piatta di una tavola è l’afa.
Il firmamento è travolto dall’ontano,
toccherebbe alle stelle esplodere in risate.
Ma l’universo è un luogo spento.

BORIS LEONIDOVIČ PASTERNAK

Published in: on febbraio 27, 2017 at 07:17  Comments (1)  

E tic e tac e tic e tac

È un tic e tac che sfianca
quest’avanzar del tempo,
sei immerso in noia bianca
se manca il passatempo.

Angoscia allor ti prende
lo star senza programma,
la mente non s’accende,
più nulla c’è che infiamma.

È un tic e tac che afferra
la gola e te la stringe,
così l’intera terra
di nero si dipinge.

Metronomo angosciante
è scorrere dell’ore,
all’oltre che è eccitante
si pensa con favore.

È un tic e tac che dice
che l’ora s’è compiuta,
la vita fu felice
ma adesso ti rifiuta.

Piero Colonna Romano

Published in: on febbraio 27, 2017 at 07:10  Comments (4)