La tigre

EL TIGRE

Soy el tigre.
Te acecho entre las hojas
anchas como lingotes
de mineral mojado.

El río blanco crece
bajo la niebla. Llegas.

Desnuda te sumerges.
Espero.

Entonces en un salto
de fuego, sangre, dientes,
de un zarpazo derribo
tu pecho, tus caderas.

Bebo tu sangre, rompo
tus miembros uno a uno.

Y me quedo velando
por años en la selva
tus huesos, tu ceniza,
inmóvil, lejos
del odio y de la cólera,
desarmado en tu muerte,
cruzado por las lianas,
inmóvil, lejos
del odio y de la cólera,
desarmado en tu muerte,
cruzado por las lianas,
inmóvil en la lluvia,
centinela implacable
de mi amor asesino.

§

Sono la tigre.
Ti spio tra le foglie
ampie come lingotti
di minerale bagnato.

Il fiume bianco cresce
sotto la nebbia. Giungi.

T’immergi nuda.
Attendo.

Allora in un salto
di fuoco, sangue, denti,
con un colpo d’artiglio abbatto
il tuo petto, i tuoi fianchi.

Bevo il tuo sangue, spezzo
le tue membra una a una.

E resto vegliando
per anni nella selva
le tue ossa, la cenere,
immobile, lontano
dall’odio e dalla collera,
disarmato nella tua morte,
attraversato dalle liane,
immobile nella pioggia,
sentinella implacabile
del mio amore assassino.

PABLO NERUDA

Amelia

Nel battistero d’infanzia avevo orgoglio
e nitida paura di sentinella.
Solo, tra tanti cristi da soli, mi nettavo
le scarpe dalla terra scalciata
e il sangue al naso.
E scrissi Viva Kennedy un giorno,
avevo dentro,
le mie bandiere belle spiegate
il vento addosso
di quelli che l’inverno lo passano nei campi,
una finestra lunga sul mondo.
Tutta Amelia là dentro lei ci entrava di pomeriggio
e il sole
veniva via dagli alberi
per darmela più chiara.

Massimo Botturi

La bambina sentinella


E’ di vedetta la bambina sentinella.
Negli occhi  ha volo d’uccello
nella mano suona l’incauto fucile.
Su in alto sventola bandiera lisa,
arresa al teso vento.
A valle si accovaccia
l’orda stanca e scura,
scena di quotidiana follia
sospesa nell’intervallo della morte.
A volte ritornano i partigiani
ma questi sono diversi
fanno brillare bombe
in nome di un Dio
tradito dalla verità.

Roberta Bagnoli

Published in: on marzo 19, 2010 at 07:21  Comments (10)  
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Madonnelle romane

Sta a sparì tutto, ma ‘na Madonnella
‘gni tanto poi incrocialla spasseggianno
pe’ vicoli e piazzette, che, llì, stanno
‘ncollate a un muro a fà da sentinella

ormai più a sé e a quarche funtanella –
ch’è arimasta – e se stanno scoloranno
e te fanno appenà pensann’ a quanno
ognuna era un gioiello, accosì bella !

Ma er tempo passa e se le porta via
un po’ a la vòrta: er tempo nu j’amanca
pe’ facce arivà a dì co nostargia:

” Chissà ch’era la macchia su quer muro ?”
Ma nun sia mai ! Già er viso me se sbianca,
ché, allora, sotto ar sole… farà scuro !

Armando Bettozzi

Published in: on gennaio 20, 2010 at 07:17  Comments (3)  
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L’eternità

L’ETERNITE’

Elle est retrouvée.
Quoi ? – L’Eternité.
C’est la mer allée
Avec le soleil.

Ame sentinelle,
Murmurons l’aveu
De la nuit si nulle
Et du jour en feu.

Des humains suffrages,
Des communs élans
Là tu te dégages
Et voles selon.

Puisque de vous seules,
Braises de satin,
Le Devoir s’exhale
Sans qu’on dise : enfin.

Là pas d’espérance,
Nul orietur.
Science avec patience,
Le supplice est sûr.

Elle est retrouvée.
Quoi ? – L’Eternité.
C’est la mer allée
Avec le soleil.

§

È ritrovata.
Che cosa? L’Eternità.
È il mare andato
col sole.

Anima sentinella,
mormoriamo la confessione
della notte così nulla
e del giorno infuocato.

Dagli umani suffragi,
dagli slanci comuni
là ti liberi
e voli a seconda…

Poiché soltanto da voi,
o braci di raso,
il dovere si esala
senza che si dica: finalmente.

Là, nessuna speranza,
nessun orietur.
Scienza con pazienza,
il supplizio è sicuro.

È ritrovata.
Che cosa? L’Eternità.
È il mare andato
col sole.

ARTHUR RIMBAUD

Published in: on gennaio 2, 2010 at 07:09  Comments (4)  
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