ritrovamento fossile dell’anima
annunciazione
portata in superficie per la resa
e invece di sorprendersi per molto camminare
è nel restare fermi che s’incide
la propria impronta
spiegare al cieco nato le misure prospettiche
al sordo l’armonia
al corpo l’insostanza
e scrivere la vita con gli steli
di fiori secchi
se non fosse l’inciampo nell’oscuro
della spietata luce
non avremmo contezza
non ci sarebbe fossa a pretenderci vivi
in odore di santità distorta
gli assassini del corpo hanno le aureole
porgono cieli tondi in cui specchiare il niente
ci vuol coraggio a immergersi nel buio
del proprio esistere