Il Prete e il Bambino

 
Ricordo da bambino quel padre tutto nero
chiedevo a lui più grande chi ero io, davvero
mi disse con stupore che ero quel suo cuore
quell’anima forgiata donata con amore
 .
mi disse che ero figlio di un Dio universale
che dopo il mio cammino avrei salito scale
per rincontrarlo ancora  dopo l’ultima mia ora
riportando a Lui soltanto quell’anima che adora
 .
credevo di esser figlio di padre e di mia madre
così crebbi nel dubbio vagando per le strade
cercavo tra quei volti quell’altro mio fratello
pensavo che eran molti a portare quel fardello
 .
ma poi capii nel tempo cercando nella vita
che ad ogni volta la corsa non era mai finita
chissà dove poi è andato quel padre tutto nero
spero dal profondo svelato abbia il mistero

Il Passero

Published in: on settembre 15, 2013 at 07:39  Comments (16)  

Il diamante rosso

Non ricordo più.

C’era il primo tepore
e il profumo delicato
di rose
O l’afa opprimeva il petto della natura?

Cerca la mente
e vaga
incerta tra alberi spogli
o in distese innevate.

Ma lui sa
perché sempre c’era.
Lui, il diamante rosso

Sandra Greggio

Published in: on settembre 15, 2013 at 07:37  Comments (11)  

Donne dei giorni

nello stesso destino delle ore felici
o tempestose
delle gite dei nostri dolori fuori porta
il mare d’erba alta
i passi tallonati dalle offese

mancavano sostegni nei filari
grappoli e figli
respiri tronchi quando
partorivamo senza scampo

e tutte fummo violentate e uccise
per un’idea di libertà nata con noi
e tutte _ad ogni età_
siamo cangianti e un poco folli
donne vestite di sé stesse e nulla
che le imprigioni in pregiudizi e burka

l’uomo di strada ride sgangherato
d’involucri a scadenza
sbranerebbe l’amore se potesse

l’uomo che invece vive ed è
luce a se stesso
ne condivide il pianto ___ e quando è sera
nel proseguire insieme
proietteranno in due la stessa ombra

Cristina Bove

Published in: on settembre 15, 2013 at 07:34  Comments (3)  

De Staalmesters – I membri della Gilda dei Tessitori

REMBRANDT HARMENSZOON VAN RIJN  –  1669

Published in: on settembre 15, 2013 at 07:24  Comments (2)  

Noi non ci bagneremo

Sud

Noi non ci bagneremo sulle spiagge
a mietere andremo noi
e il sole ci cuocerà come la crosta del pane.
Abbiamo il collo duro, la faccia
di terra abbiamo e le braccia
di legna secca colore di mattoni.
Abbiamo i tozzi da mangiare
insaccati nelle maniche
delle giubbe ad armacollo.
Dormiamo sulle aie
attaccati alle cavezze dei muli.
Non sente la nostra carne
il moscerino che solletica
e succhia il nostro sangue.
Ognuno ha le ossa torte
non sogna di salire sulle donne
che dormono fresche nelle vesti corte.

ROCCO SCOTELLARO

Published in: on settembre 15, 2013 at 07:24  Comments (4)  

Rabbia

 
Fumo nero
satura i condotti
del pensiero
ed il buio
cala nelle stanze
fredde e silenti
dove vedere
è speranza illusoria
ed al tatto
solo pareti senza uscita.
Non si sa
quando nasca
questa tempesta improvvisa
e dove conduca
prima che sia finita.

Gian Luca Sechi

Published in: on settembre 15, 2013 at 07:23  Comments (3)