Autunno

Fig
 
Sul vetro irriflesso della porta
c’è un deposito d’autunno
ch’avrei volentieri bruciato
 .
Una manna d’insetti
dorme così bene nei portacenere,
sopra i fichi giacenti morti
con la polpa misericordiosa
in precipizi vitali di bianco sangue
 .
Con quei  frutti che fanno memoria
che fanno scritte di vento
la mia casa s’è fatta uno spigolo di pace
 .
quella pace non la sapevo più da un pezzo
 .
e tu guarda invece
 .
Nello spigolo c’era ancora uno spicciolo amaro
la nebbia del riso che ho bruciato
 .
Si faceva deposito di foglie d’autunno
calpestate da ragazzo
 .
con questa vecchiaia d’indovini
tra qualche giorno sarò un funerale in cammino
 .
e forse
dormirò

Antonio Blunda

Published in: on settembre 24, 2013 at 08:57  Comments (4)  

A quelli che hanno fallito

Alloro2

TO THOSE WHO’VE FAIL’D

To those Who’ve Fail’d, in aspiration vast,
To unnam’d soldiers fallen in front on the lead,
To calm, devoted engineers – to over-ardent travelers –
to pilot on their ships,
To many a lofty song and picture without recognition –
I’d rear laurel-cover’d monument,
High, high above the rest – To all cut off before their
time,
Possess’d by some strange spirit of fire,
Quench’d by an early death.

§

A quelli che avevano alte aspirazioni, e hanno fallito,
ai militi ignoti caduti in prima fila, combattendo,
ai macchinisti tranquilli e fedeli – ai viaggiatori troppo
ardenti – ai piloti nelle loro navi,
ai numerosi sublimi canti o dipinti mai riconosciuti –
vorrei erigere un monumento tutto coperto
d’alloro,
alto, più alto di ogni altro – a quanti furono falciati
prima del tempo,
posseduti da uno strano spirito di fuoco,
spenti da una morte precoce.

WALT WHITMAN

Published in: on settembre 24, 2013 at 07:22  Comments (6)  

Maledette parole

Maudits
 
Maledette parole
mi graffiate la gola
ed io
a costringervi sul fondo
a forza di sospiri.
La verità
è una bestia dura
da tenere
al guinzaglio.

Gian Luca Sechi

Published in: on settembre 24, 2013 at 07:19  Comments (4)  

Ritratto

Una volta
Tu eri il cielo
Chiuso nella mia tasca

Oggi
Sei la tasca rotta
Del mio cielo

Anileda Xeka

Published in: on settembre 24, 2013 at 07:07  Comments (4)  

Risvegli

Bramo sì
ardo
brucio
sto eruttando come un vulcano
troppo tempo spento..

In me il desio di essere colta
ancora
rosa rara del deserto
del mio giardino
inanimato

Tra le tue mani tienimi
inebria di profumo
i sensi assopiti
e poi lasciati pungere dolcemente
dalle innocue spine
della mia corolla

Tuffati e poi ubriacati
in questo girotondo
di passione e perdizione
affinché poi sazia
possa accanto a te aspettare
il giorno che muore…

Beatrice Zanini

Published in: on settembre 24, 2013 at 06:57  Comments (4)