Prosa dei folli

Balthus

PROSE DES FOUS

Elle dormait: son doigt tremblait, sans améthyste
Et nu, sous sa chemise:
après un soupir triste,
Il s’arrêta, levant au nombril la batiste.

Et
son ventre, sembla de la neige où serait,
Cependant qu’un rayon redore la
forêt,
Tombé le nid moussu d’un gai chardonneret.

§

Ella dormiva : il suo dito tremava, senza ametista
e nudo, sotto la sua camicia, dopo un sospiro triste
si fermò, alzando all’ombelico la batista.

E il suo ventre sembrò neve dove fosse,
mentre un raggio indora la foresta,
caduto il nido muschioso di un gaio cardellino.

STÉPHANE MALLARMÉ

Published in: on settembre 28, 2013 at 07:42  Comments (2)  

Temporale

Temporale

(solo a chi crede in un Dio universale)

Senti il romor dell’anime
lassù dove il ciel s’abbruna,
hanno offuscato il sole,
ti chiamano e fra poco
il loro pianto bagnerà la terra.
Ti stan dicendo:
medita anima sola,
il nostro pianto è  vita
e un dì fra noi
anche tu vita sarai.

Alberto Baroni

Published in: on settembre 28, 2013 at 07:21  Comments (5)  

Cammino

E tiepido l’asfalto 
che ci tatua sulla pelle 
le volte che siamo caduti
e non eravamo stelle

Pierluigi Ciolini
Published in: on settembre 28, 2013 at 07:08  Comments (3)  

Una giornata impegnativa – ovvero come coltivare la conosc(i)enza –

Un libello col Corriere ho avuto, sulla ‘Tolleranza’.
Voltaire, proprio bravo, a stimolar speranza.
Dieci pagine ho letto… piuttosto ridondante
A me mi basta… già esplicito e abbondante.

Solo un euro in più mi dico, si può fare!
Il tomo, con copertina azzurra, color del mare
Appena un po’ più alto del già presente
Cecco Angiolieri poeta, acido e impertinente.

Che bella vetrinetta di libri ho sistemato
Tutta ordinata da questo e da quel lato.
Concedetemi d’essere pieno di sano orgoglio
Che avevo detto proprio: Così…così la voglio!

Ora una scorsa ai titoli del giornale, quelli importanti.
Prima pagina, seconda… e poi avanti
A cercare del mio Segno la previsione
Che… mi concedo ogni tanto, un’emozione.

Torno indietro alla ventisei e fino a trenta…via
Di Cronaca italiana o che comunque sia.
Sui lutti mi soffermo quelli irrisolti
Che abbiano una trama e di risvolti, molti.

I fogli di Cultura/economia a noia mi son venuti
Scrivono troppo piccolo e di stimoli son muti!
Se tempo m’avanzerà ci torno dopo
Adesso mi consolo movendo avanti e indietro il tòpo.

Hai! questo gioco… da tempo mi sconquassa
Sì, che la ‘Scala della perizia’ è la più bassa.
Mettere in fila le carte è un bell’impegno
Non sembrerebbe, però ci vuole ingegno.

Di puntare gli occhi smetto, su questo vetro
Mi sposto solo un po’più in là, di qualche metro,
Accendo la TV, mi stendo sul divano e mi rilasso
Troverò un punto d’ equilibrio… un po’ più in basso!

Carlo Baldi

Published in: on settembre 28, 2013 at 06:53  Comments (2)  

Amore amore amore

Amore amore amore
vuota parola che rotola
nel tuo freddo cuore.
Credevi di farmi un dispetto,
lasciandomi all’improvviso
senza un bisticcio, senza dire nulla.
Ed ora piangi, perché il tuo bello
se n’è andato via da te.
Sei rimasta sola
con in mano una parola vuota:
amore amore amore.

Ma se vuoi, da me puoi tornare,
perché senza te non posso stare.
Per te il mio cuore
è sempre aperto
e palpita al tuo pensiero.
Una foglia, una goccia, una stella
mi fanno ricordare
i tuoi capelli, le tue labbra, i tuoi occhi.
Tu m’hai abbandonato,
ma non ti ho dimenticato.
Una magica parola che un dì dicesti
risuona in me nostalgica ogni giorno:
amore amore amore.
Bussi al mio cuore
nei momenti più impensati,
vorrei che il tempo si fermasse
per tornare ad abbracciarti.
Non è possibile, lo so,
però sognare e sperare
non è vietato, non è vietato.
Amore amore amore

Nino Silenzi

Published in: on settembre 28, 2013 at 06:50  Comments (4)