Viviana Santandrea
Donne
Bambine, sognavamo alti castelli
mura merlate e sale principesche,
torri e balconi da cui bionde trecce
gettare, sospirose, come esche;
eran bei sogni quelli!
.
Giunte in età d’accorato tremore
quando gli sguardi catturano altri sguardi
avemmo tutte un Tancredi nel cuore;
avvolte in una nuvola di trine
tutte un po’ come Angelica, farfalle
leggére nel ricamo di una danza
volar di stanza in stanza.
.
Ci svegliammo: eran balle!
.
Quelle mura eran solide, ma fredde
per noi già prede del conquistatore
vaghe d’essere amate, sull’altare
giurammo fedeltà, poi per errore
rinchiuse nelle torri o ripudiate
per non aver saputo procreare.
Vive bruciammo, prima per alchimia
più tardi perchè osammo scioperare:
poi … un giorno all’anno per farsi perdonare
un ramo di mimosa e… così sia!
.
Parafrasando Giacomo: “ è fatale
ad ogni donna, tempo e luogo natale!
Da ciò può derivarle bene o male.
Costrette a matrimoni combinati,
chiuse nei matronei e segregate
anime senza voce, corpi stuprati
da mariti, da padri, da fratelli
cresciute in bassifondi e nei bordelli
o private dell’orgasmo e mutilate.
.
Lo so, lo so non tutte han questa sorte
a qualcosa le grida son servite
ma a tante restan chiuse ancor le porte.
Per quanto tempo ancora? Io intanto
affido al vento questa poesia
perchè mischiata al polline dei fiori
convinca il mondo, come per magia,
che non ci accontentiamo di uguaglianza!
No! Andremo oltre, perchè siam migliori!
Andare
Se ti cerco poi non ti trovo
Sei dietro un albero a spiare
Se mi decido o no
Ad entrare in qualche Bar
Come uno normale.
Uno che ha visto i chiodi
Ed il legno scheggiato
Un po’ ha creduto
Poi ha dimenticato
Perché la vita ti prende tutto
Anche il dolore della fede
Quella che non sai spiegare
E pensi ad un bimbo biondo
A cui non la possono imporre
Un dio
Come fosse il suo nome
Da portare tutta la vita
Una vita di fatica
Comunque sia.
Vedi come è lungo il mio verso
È perché non capiresti la carezza
Oppure il bacio bagnato di pioggia
Di uno che torna
Perché vuole pregare e andare.
Maria Attanasio
L’intesa è: restare
Ma qual era la prima priorità?
Se non sbaglio la legge elettorale.
L’hanno detto i partiti e ’l Quirinale:
agli elettori la possibilità
.
di scelta. Ma che succede in verità?
Se cambiano la legge è il funerale
del governo. Si dirà: poco male,
voteremo e poi chi vince, vincerà.
.
Ma questo è ’l governo del fare finta:
si inghiottono rospi internazionali,
del proprio orgoglio s’è persa ogni spinta,
.
Pidì e Pidielle son sodali,
la casta mantiene la propria grinta.
Sì, sono veramente tutti uguali.
Umberto Marinello
Il tuo ricordo
.
Quando alta nel cielo
la pallida luna fa compagnia
al silenzio che circonda la notte,
nel deserto della malinconia
la paura più profonda
rende muti anche i pensieri
che riflettono il tuo ricordo
.
Patrizia Mezzogori