Città vecchia

Spesso, per ritornare alla mia casa
prendo un’oscura via di città vecchia.
Giallo in qualche pozzanghera si specchia
qualche fanale, e affollata è la strada.
Qui tra la gente che viene che va
dall’osteria alla casa o al lupanare,
dove son merci ed uomini il detrito
di un gran porto di mare,
io ritrovo, passando, l’infinito
nell’umiltà.
Qui prostituta e marinaio, il vecchio
che bestemmia, la femmina che bega,
il dragone che siede alla bottega
del friggitore,
la tumultuante giovane impazzita
d’amore,
sono tutte creature della vita
e del dolore;
s’agita in esse, come in me, il Signore.
Qui degli umili sento in compagnia
il mio pensiero farsi
più puro dove più turpe è la via.
UMBERTO SABA


The URI to TrackBack this entry is: https://cantierepoesia.wordpress.com/2010/08/18/citta-vecchia/trackback/

RSS feed for comments on this post.

2 commentiLascia un commento

  1. Bentornati amici del Cantiere…. Grazie della poesia quotidiana che ogni giorno ci regalate…
    Emanuele http://eleboa.blogspot.com/

  2. Eccomi di nuovo a voi amici cari a leggere insieme questo gioiello in cui mi ritrovo appieno dando la mano agli umili che siamo tutti se spazziamo via un poco di zavorra.Un abbraccio
    Tinti


Lascia un commento