Senza pretese

Avrei soltanto accarezzato
con i miei capelli il tuo petto,
lasciando magari che qualche ricciolo
giungesse fino al tuo collo.

Non di più, non di più.

Avrei lenito la tua angoscia
con lo sguardo comprensivo
dei miei occhi
privi di quel guizzo
preludio di chissà che
li avrei fermati là
anch’essi con i miei capelli.

Non di più, non di più.

Perché so amare anche così,
anzi, così di più, tanto di più,
respingendo negli occhi
quella goccia che non vuol farsi vedere.

Non più.

.
Sandra Greggio

Published in: on marzo 1, 2012 at 06:50  Comments (12)  
Tags: , , , , , , , , ,

The URI to TrackBack this entry is: https://cantierepoesia.wordpress.com/2012/03/01/senza-pretese/trackback/

RSS feed for comments on this post.

12 commentiLascia un commento

  1. Cara Sandrina, ottima poesia amorevole rivolta a
    chi ne ha avuto bisogno: avresti solo accarezzato
    con i capelli il suo petto, mentre, con forza, hai respinto il pianto ed ami…di più, così.
    Un tenero abbraccio, Paolo.

    • Sapevo che avresti capito, Paolo e ti ringrazio.
      Sandra

  2. Struggente, detta con gran sentimento ed alta poesia. Bella decisamente. Piero

    • Struggente è proprio il termine più adatto per definire questo stato d’animo.
      Grazie
      Sandra

  3. Una poesia struggente.
    Intensa la chiusa.
    Ciao!

    Maristella

    • Grazie Maristella.
      Sandra

  4. Versi intensi ,teneri e dolci che arrivano dritti al cuore.Ciao Sandra.Tinti

  5. L’obiettivo era proprio la dolcezza, Tinti; grazie per averla evidenziata.
    Sandra

  6. Cara Sandra, condivido con gli altri.
    Baci
    Graziella

  7. Dolcezza e rimpianto insieme
    “respingendo negli occhi
    quella goccia che non vuol farsi vedere.”
    Molto bella
    Giuseppe

  8. “Perché so amare anche così,
    anzi, così di più, tanto di più,
    respingendo negli occhi
    quella goccia che non vuol farsi vedere” molto bella, Rosy

  9. Poesia dolcissima e di grande intensità
    Bravissima Rosy, tocca il cuore
    Patrizia


Scrivi una risposta a Patrizia Mezzogori Cancella risposta