Il nano
guarda e ride,
salta e si balocca
davanti a tutta
quella folla sciocca,
che ancor più ride.
La folla
cieca uccide
l’anima del nano
con l’egoismo
della gente sciocca
che solo ride.
Il nano
scherza, ride,
corre veloce, si balocca
facendo tanti
versacci con la bocca
piccola, e ride.
Quando
egli è solo,
a casa sua, ripensa
alla natura
crudele, verso lui solo
e, amaro, ride . . .
Ma all’ improvviso,
un bimbo biondo
anch’egli ride
con gli occhi e con la mano;
lacrima dolce, ora scende
al nano . . .
NON TUTTO E’ INVANO!
Paolo Santangelo
Caro Paolo (confesso) :
pensavo fosse dedicata a Brunetta (le prime strofe) , poi, mi sono ricreduto. Bravo !
Un caro saluto
Ciro
hahahha per Ciro! Anche io penso che non sia tutto invano.Grazie Paolo!tinti
Vero, non tutto è invano.
Poesia molto bella, che porta a riflettere.
Patrizia
Caro Paolo, molto astuta e condivisa.
Affettuosi saluti
Graziella
Caro Paolo
Bella matafora, basta una dolcezza a capovolgere la scena
ciao
Giuseppe
Il riso può celare amarezza e sofferenza e le lacrime tenerezza e riconoscenza.
Bellissima poesia, sia per la forma che per il contenuto.
Un caro saluto.
Elide
Ringrazio molto Ciro, Tinti, Patrizia, Graziella, Giuseppe,
Elide, TUTTI gli Amici del CANTIERE per avere apprezzato
questa forse inutile filastrocca triste. Un abbraccio, Paolo.
Che dire .. nessuno pensa veramente a te!
L’ha ribloggato su PRIMO CREATORE.