PRIMA E ORA

Metto in bocca un pezzetto di cioccolata così buono per me, nel silenzio raccolto di casa, poi forse ascolterò musica. Oggi credo che uscirò un po’ e incontrerò il mondo. Gli andrò incontro gentilmente, con un passo tranquillo, perché è quello che posso concedermi e ne sono contenta. Sono contenta di tutto ciò che ogni momento posso concedermi o che ogni momento mi concede. Prima il mio passo era veloce,  facevo mille cose, sentivo il vento sul viso come i corridori, ma non c’era il momento perché tutto si perdeva in un punto lontano. E per quanto fossi attenta, molto mi sfuggiva.
Ora guardo gli occhi degli altri con calma e pure i miei, tempo ne ho. Ora non mangio, non ingurgito, gusto, prima intravedevo i cuori, ora li vedo interi, li sento pulsare, mi avvicino in silenzio e provo una grande tenerezza per tutti noi che siamo in questo grande e misterioso viaggio che mi meraviglia sempre. Ora passeggio e osservo e quando sono stanca mi fermo e da quel punto di stanchezza parte il mio sguardo scoprendo piccole bellezze che non avevo mai notato prima in anni. Scopro che gli occhi devono guardare, non solo vedere, scopro che voglio un bene profondo alla gente della mia vita e ne sono ricambiata, scopro che amo immensamente vivere, aldilà di tutto il dolore, le difficoltà, i problemi e le prove.
Penso che questa malattia non è stata solo un caso o se lo è stata io voglio farla diventare una cosa buona per me e ne sto già guarendo. Penso che sono fortunata ad avere in dono o nel mio codice genetico la volontà di forza, di guarigione, la volontà di amare e di vita. Questa sarà solo una parte di cammino un po’ tempestoso che mi porterà in territori migliori e mi renderà migliore di quello che sono stata fino ad ora.

Piera Grosso

Published in: on dicembre 6, 2019 at 21:05  Comments (5)  

Tu non sai

Tu non sai le colline

dove si è sparso il sangue.

Tutti quanti fuggimmo

tutti quanti gettammo

l’arma e il nome. Una donna

ci guardava fuggire.

Uno solo di noi

si fermò a pugno chiuso,

vide il cielo vuoto,

chinò il capo e morì

sotto il muro, tacendo.

Ora è un cencio di sangue

il suo nome. Una donna

ci aspetta alle colline.

 

CESARE PAVESE

Published in: on dicembre 6, 2019 at 07:10  Comments (3)  

Pianeta amore

Alba, che meraviglia!
Questa mattina il sole m’ha svegliato
e tutta la bellezza del creato
è entrata lenta in me, fra le mie ciglia.

Luce del pieno giorno!
Vibran nell’aria aneliti di pace,
nel crogiolo del sol l’anima tace
e l’aureo incanto si diffonde intorno.

Sole, perché tramonti?
Qual norma misteriosa dà alla luna
il compito d’accender la laguna
e vestire d’argento il mare e i monti?

Sera. Rincasa il cuore
e fra le quattro mura d’una stanza
aspetto che lo copra la speranza
nel quieto sonno che gli dà calore.

Ma negli eterni giri, a tutte l’ore, 
nascosto tra le ombre c’è un progetto
che guida amore. 
E mi dilaga in petto.

Santi Cardella

Published in: on dicembre 6, 2019 at 07:04  Comments (3)  

Ho viaggiato

Ho viaggiato tutta la notte 
ogni notte senza tornare 
che allo stesso luogo. 

Tu – un faro spento
ad ogni porto.

Anileda Xeka

Published in: on dicembre 6, 2019 at 07:02  Comments (1)