Natale ’54

La prima volta che amai riamato
avevo sedici anni e di repente
da che ero sano mi trovai malato 
per una dolce pupa adolescente.

Vidi negli occhi suoi raggi di sole,
nei suoi abbracci trovai pace infinita
ed abbagliato come un girasole
sperai d’averla accanto per la vita.

Nel mio cuore sbocciò tutto un giardino
ove la passiflora e il fiordaliso
vestivano d’azzurro il mio mattino
pellegrino fedel del suo sorriso.

Era Natale e nacque in quell’inverno 
la mia prima nozione dell’amore
che pensavo davvero fosse eterno
e non s’accompagnasse mai al dolore.

Ma all’improvviso venne un giorno nero
in cui disposizioni superiori
trasferirono dentro al cimitero
le emozioni, il giardino ed i suoi fiori.

Se passo dalla via dove il pensiero
vide l’anima mia farsi persona,
la mente torna ancora al giorno nero
che, sepolto nel cuor, non m’abbandona.

Eppure sono grato alla fanciulla
che popolò di sogni il mio pianeta, 
accese il fuoco e poi sparì nel nulla;
per non morire…diventai poeta.

Santi Cardella

Published in: on dicembre 25, 2019 at 07:39  Comments (1)  

Cristo è appena nato ma già lontano

Noi che c’inginocchiamo a baciare la terra,
noi che ci stupiamo del pianto d’un bimbo,
noi che ogni  cosa è un dono del cielo,
noi con i sandali dai piedi nudi,
noi con le guance segnate da schiaffi,
noi dimenticati nel buio di celle,
noi che non abbiamo nulla da perdere
ma solo un paradiso da guadagnare,
percorriamo strade di rovi e di sangue
soffrendo le luci d’un mondo
che non vuole ascoltare. 

Lorenzo Poggi

Published in: on dicembre 25, 2019 at 07:34  Comments (3)  

Il vecchio Natale

Mentre la neve fa, sopra la siepe,
un bel merletto e la campana suona,
Natale bussa a tutti gli usci e dona
ad ogni bimbo un piccolo presepe.

Ed alle buone mamme reca i forti
virgulti che orneran furtivamente
d’ogni piccola cosa rilucente:
ninnoli, nastri, sfere, ceri attorti…

A tutti il vecchio dalla barba bianca
porta qualcosa, qualche bella cosa.
e cammina e cammina senza posa
e cammina e cammina e non si stanca.

E, dopo avere tanto camminato
nel giorno bianco e nella notte azzurra,
conta le dodici ore che sussurra
la mezzanotte e dice al mondo: È nato!

MARINO MORETTI

Published in: on dicembre 25, 2019 at 07:11  Lascia un commento