Amatissime

Vorrei queste mie poche parole come acqua
lo schietto zampillare di fonte, un segno certo
che qui passai giocando alla vita
corse, affanni, ore d’amore dentro un portone
mia
stupore.
Vorrei che rimanessero pane sull’altare
sulla tovaglia a quadri d’ogni serata insieme;
ora sparse in un cassetto confuso
ora vicine, fin nelle tasche delle tue ascelle.
Dentro il sesso
che scavino il dolore materno come un seme
nella tua terra un poco dimentica del frutto
del vento buono e delle mie mani.
Vorrei, ora
perfezionarle ingenue alla tattica del volo
alla vita dentro il mare.
Abituarle al freddo digiuno
e poi all’essenza.

Massimo Botturi

Published in: on dicembre 30, 2019 at 07:31  Lascia un commento  

Alle quattro del mattino

spalanco la porta l’intonaco del muro
è caduto senza rumore
e quella crepa nel silenzio è la sorda eco
che percorre il tratto
dal dolore alla lacrima una lacrima amara
legata ancora
al ricordo di un addio
alle quatto del mattino l’ora in cui
si spengono le stelle.

Giovanni De Simone

Published in: on dicembre 30, 2019 at 07:28  Comments (3)  

Itaca

Quando as luzes da noite se reflectirem imóveis nas águas verdes de Brindisi
Deixarás o cais confuso onde se agitam palavras passos remos e guindastes
A alegria estará em ti acesa como um fruto
Irás à proa entre os negrumes da noite
Sem nenhum vento sem nenhuma brisa só um sussurrar de búzio no silêncio

Mas pelo súbito balanço pressentirás os cabos
Quando o barco rolar na escuridão fechada
Estarás perdida no interior da noite no respirar do mar
Porque esta é a vigília de um segundo nascimento

O sol rente ao mar te acordará no intenso azul
Subirás devagar como os ressuscitados
Terás recuperado o teu selo a tua sabedoria inicial
Emergirás confirmada e reunida
Espantada e jovem como as estátuas arcaicas
Com os gestos enrolados ainda nas dobras do teu manto

§

Quando le luci della notte si rifletteranno immobili
sulle acque verdi di Brindisi
Lascerai il molo confuso dove si agitano parole
passi remi e macchinari
L’allegria starà dentro di te accesa come un frutto
Andrai a prua fra i negrumi della notte
Senza alcun vento senza alcuna brezza solo un
sussurrare di conchiglia nel silenzio
Ma dall’improvviso rollio presentirai le cime
Quando la nave rotolerà nell’oscurità serrata
Ti troverai spersa all’interno della notte nel
respirare del mare
Perché questa è la vigilia di una seconda nascita

Il sole rasentando il mare ti sveglierà nell’intenso azzurro
Salirai lentamente come i resuscitati
Avrai recuperato il tuo sigillo la tua saggezza iniziale
Emergerai confermata e riunita
Attonita e giovane come le statue arcaiche
Con i gesti avvinti ancora nelle pieghe del tuo manto.

SOPHIA DE MELLO BREYNER ANDRESEN

Published in: on dicembre 30, 2019 at 07:11  Comments (1)