Poesia in bici

 
Cerco in tutte le cose un suo respiro
una favilla che di nuovo illumini
e muova la mia penna a divorare
ingorda, il bianco del foglio;
ieri però me l’ha donata il mare:
schiumava, un po’ arrabbiato tra gli scogli
che lo sfiancano a un passo dalla riva;
era il mare di ottobre
senza grida di bimbi e il cicaleccio
di turisti accaldati. Solo due sposi
e più in là un peschereccio,
su nel cielo le strida dei gabbiani.
Lì nel pallido sole, sette amici,
sostiamo a ritemprarci e, sui panini
va la tensione della corsa in bici.
Di nuovo in sella, ancora c’inoltriamo
ballonzolando,  in sentieri sabbiosi
e crepitanti di aghi di pino
tra verdi sponde di fitta boscaglia
ove bacche tardive ancor rosseggiano
fin dove il bosco s’apre sulle rive
di acque palustri.
Case da pesca, reti sospese e ponti
immobili, ci vedon ritornare.
Romagna bella, alba dei miei avi
terra di ardimentosi e di poeti
or ti lasciamo per volger lo sguardo
verso il tramonto rosso e un po’ beffardo
e i quotidiani affanni, ma più lieti
d’aver intinto la penna nel tuo mare.

Viviana Santandrea

Il tuo canto limpido

Rumori di fondo
Parole stonate
Il cicaleccio
di comari annoiate!

Rumori gracchianti
Suoni mai sintonizzati
Come dileggio
di ragazzi sguaiati!

Rumori molesti
Versi mal fatti
Io rumoreggio
con mille volti distratti!

Solo la tua voce
all’orecchio mio invia
un canto limpido
che al cuore giunge melodia!

Anna Maria Guerrieri

Published in: on dicembre 3, 2011 at 06:56  Comments (3)  
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Senza titolo

Il dolore è uno scultore
tacito, come il sonno che tarda a venire
tacito, come un campo di grano dopo la mietitura.
Il dolore stringe
nella sua morsa d’errore
matura
trema- trancia- tritura
avendo cura di gonfi singhiozzi.
Voglio che scoppi
come un palloncino
allora ne sentirò il cicaleccio…

Aurelia Tieghi

Published in: on settembre 14, 2011 at 07:34  Comments (12)  
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