E tutto è d’oro

 
Api fiori libellule
farfalle foglie falene
cetonie: sfolgora tutto
un vivo colore nell’aria
d’oro tremolando
si spegne, laggiù,
incerto e soave.
.
E tutto è d’oro,
palpitanteacceso:
il sole i campi,
la magionetta bianca…
la mia anima
sonnolenza dell’ora meridiana
in caldo d’oro di festosità…
.
I fiori languidiscon
sull’altàna: campanule
garofani, peonie, bianche
orchidee che vengon
dall’oriente…ronzare
ininterrotto di cetonie.
.
Le rane s’addormentano
in brughiera, sul rododendro
sgocciola una secchia.
.
Assopimento all’ora
meridiana. Sognano i fiori
fresca acqua piovana.

Paolo Santangelo

Notte

 
Vorrei essere notte
che scivola calma
penetrando le mura 
e le fredde finestre del borgo
.
Scenderei piano
per chiuderti gli occhi
con il bacio del silenzio
e scacciare draghi e falene
dal teatro dorato dei sogni
.
Allora poserei il mio manto
di calda invisibile seta
a possedere il respiro
del tuo sonno quieto
.
E così
finchè al primo canto degli orti   
non giunga spietata la luce dell’alba
così soltanto allora
tu saresti mia

Fabio Sangiorgio

Published in: on luglio 24, 2011 at 07:50  Comments (6)  
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Il primo appuntamento

Il primo appuntamento oltre la tomba! Una porta spalancata.
Avanza veloce!… Bacia quel cespuglio strada facendo!
Si tratta di te? Sei ancora la stessa – eppure già cambiata?
Rassicura!… Fai un segno con la mano! La vista si sta indebolendo…

Non ci sono segni! Nel nulla già da molto sono svaniti!
Non c’è alcuna certezza! Nessuno in noi confida!…
Si sono azzittite le risa nell’oscurità e i pianti son finiti.
Il tempo… Nella ragnatela agli angoli si annida.

Cedi il passo alle falene e ai fiori!… Rifuggi verso l’abbaglio!…
Forse di più reale v’è questo: un pagliaio…
Perché piangi?- Per la gente assorta nell’esistenza,
È appena un tremore dei fasci lunari, la nostra sofferenza.

BOLESŁAW LEŚMIAN

Bacini marini


Il volo delle mosche mi racconta
di un canto di volubili chimere,
gettate sul tragitto ad asciugare
al sole d’impossibili passioni.
Il tempo vacillando si svapora
nel limbo illuminato, e le falene
satelliti scromati, evanescenti
rimbalzano nel cosmo quotidiano
…Un bacio, solo un bacio di mattina
capello carezzato sulla pelle,
fortezza alla ricerca della rupe
sparviero senza cielo da rigare
…Un bacio, solo un bacio di sovrana
radenti voli sulle gote chiare,
distese di profumi rincasati
nel nido di ricordi rifiutati.
Di un mendico dimentico d’affetti
rivela veleggiando la mia rotta,
scoprendone i vascelli già varati
relitti e meri riti derelitti.
E un bacio, un bacio, solo, in alto mare
ricerca colombesche rotte indiane
sognando voli cosmici spaziare
fra mosche d’una mano chiusa a pugno

Flavio Zago

Momenti

Catturo ancora momenti
come diafani voli di falene
rubati a questa notte clandestina.

Il Cantiere

Published in: on marzo 25, 2010 at 07:44  Lascia un commento  
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