Con le pietre delle mura
sempre esposte al sole e al gelo
sotto il cielo che ti cura
e ti copre col suo velo
e le pietre ed i mattoni
delle case ora struccate
ma che per generazioni
sono state intonacate,
e le altre ancor vestite
col vestito rinnovato
che nasconde le ferite
del gran tempo che è passato,
tutta bella sei, Bettona,
con la Piazza e la Fontana,
ch’è un gioiello che ti dona,
e quei giri di collana
delle strade e vicoletti,
che si allargano in piazzette;
con i coppi dei tuoi tetti,
di palazzi e di casette,
chiese e campanili al cielo;
col tuo insieme d’arte e storia,
sei un fiore ed il tuo stelo
è il tuo colle che si gloria
degli ulivi millenari
fin giù al piano, e il Poverello,
e anche Dante, in versi rari,
di te han detto, Paese bello!