La giostra

Il sole meridiano col suo staccio
spolvera i verdi monti di Versilia
di violetto. E riluceano i denti
di quel vecchio muraccio arrampicato
sulla montagna come un gran serpente
pietrificato a stemma di paese.

Sui poggi di Capriglia c’era il sole,
e un barbaglio di sole era sugli ori
delle baracche e sopra i favolosi
mostri gialli dipinti sui cartelli,
sulle corone degli imperatori,
sui fili delle spade sulle frange
sugli elmi e sugli scudi dei guerrieri
e sulle briglie dei loro cavalli,
e sugli ottoni delle gradinate,
sulle canne degli organi giganti,
sulle gabbie di ferro dei serragli,
sui trapezi sospesi ai padiglioni;
sui congegni lucenti delle giostre,
sui bianchi cigni, sui cavalli alati,
sulle berline e sui mostri marini
incatenati sotto un cielo rosso
da cui dondolan fili di corallo
e grosse palle di cristallo blu.

ENRICO PEA

Published in: on febbraio 21, 2020 at 07:43  Lascia un commento  

Per noi poeti

Parole volano, come gabbiani
alla ricerca di una lunga sosta.
Hanno trafitto il ciel di certi sordi
intestardendosi nei suoni abnormi.

Di poesia abbiamo raccontato
sperando nel riscatto dei delusi,
escogitando formule d’accesso
per l’equazione amore uguale vita.

Ma solo tracce, tracce inefficaci,
son poi cadute sulle loro strade
ammaestrate a luccicare sempre
mentre la mano s’allungava ancora.

Per noi poeti, anime in disuso,
il tempo delle giade è terminato.
Un verso oggi e uno anche domani
da legger, sì, ma sol se resta tempo.

Aurelio Zucchi

Published in: on febbraio 21, 2020 at 07:04  Comments (1)  

Spaventapasseri

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Innumerevoli spaventapasseri
affollano  il cammino,
esseri senz’anima a ricordare
i fallimenti di una vita
bruciata nella solitudine.
.
Patrizia Mezzogori
Published in: on febbraio 21, 2020 at 07:00  Comments (1)