Son stato primavera, estate,
e ora, come gli alberi maturi
si colorano e perdono le foglie,
la mia psiche è autunno
che nel silenzio ascolta
un canto d’introverse cromie
e lentamente accetta
l’idea d’impermanenza.
Via la paura del crescente gelo,
ora è tempo anche per me
fra gli ultimi brividi di sole,
di lasciar cadere tutte le foglie
in quel variegato tappeto
che si evolverà in altre vite.
La mia nudità sarà spazio vuoto
per nuovi petali di ciliegio.
Alberto Baroni
Bellissimo l’autunno, ma anche triste.
Molto toccante!
Lo scorrere della vita, in immagini profonde, nuovi petali di ciliegio che volano e non appassiscono.
Un caro saluto
Maristella
Grazie Giuseppe e grazie Maristella!