Tutti i poeti del mondo

Tutti i poeti del mondo hanno un fucile
un lapis per vedetta
un secolo di piombo.
Hanno le rotative smangiate, le giberne
piene di fiori fatti di carta
l’uomo in mente, che siede su una panca
a contarci delle storie.
Tutti i poeti del mondo hanno vissuto
col naso sopra il filo spinato della morte;
contenti di grattarsi la rogna della fame
d’aver patito il freddo, le cosce di una donna.
Contenti delle loro minestre, del lavoro
di un’istruzione poco adeguata
di un cancello, con sopra il nome senza disturbo
di Francesca.
E due leoni fatti di pietra, un po’ invecchiati:
un posto per camparci le foglie
e andarci cauti
con noi, poco coraggio nel pugno
e molto sonno.

Massimo Botturi

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6 commentiLascia un commento

  1. Un commento indeciso. Tutti i poeti del mondo hanno un fucile che spara polveri bagnate e disillusioni. Eppure hanno vissuto/col naso sopra il filo spinato della morte” magari contenti di sentirsi diversi. Ma alla fine che resta? Forse non ho capito niente ma i versi sì. Sono belli.

  2. Mi pare che restino i sogni ,i fiori dei “giganti” dentro i cannoni ,magari illusioni…..e la sensazione ,a volte ,di cogliere oltre …senza presunzione.Grazie Amico!Tinti

  3. Concordo con Tinti, versi molto belli e aggiungo disarmanti, perchè in fondo è così che si sente il poeta…impietrito come quel leone che troneggia nella foto e con “molto sonno” per le notti passate a scrivere
    al chiaro del suo “poco coraggio nel pugno” che a ben guardare è “molto”. Grazie caro Massimo per le vere emozioni che sai trasmettere, un abbraccio di pace per un Sereno Natale a te e famiglia.
    Roberta

  4. Molto bella.
    Graziella

  5. Tutti i poeti del mondo hanno un loro mondo particolare, quello che racchiudono nel cuore e che mettono nero su bianco, come per dare ancora più incisività a quello che sentono 🙂
    Bella, mi piace molto
    Patrizia

  6. tutti i poeti del mondo hanno fame di giustizia e cuore di burro e potremmo tuti essere poeti e meno uomini comuni,di quelli che della poesia possono benissimo farne a meno io no,per esempio è come avere un’altra vita in cui sono quello che più di buono c’è in me,quello che mi allontana da una realtà che a volte ti spinge al male piuttosto che al bene,resta Massimo un grande.
    maria


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