Ecco ancor mi riveste
l’abito della notte
e ingessa le paure
tra le sue trame fitte
sento il peso dei panni
messi e smesssi ad oltranza
in alterne vicende
logorati dagli anni
e ormai logoro è pure
il migrar fra vocaboli
di banali scritture
sforzi adatti ai patiboli
delle letterature.
Al chiaror del mattino
come uccelli notturni
dileguano i timori
par più dolce il destino
di là dalla vetrata
ecco riappare il pioppo
dalla chioma dorata
di quel giallo che acceca
e illumina ogni cosa
‘na ventata radiosa
ch’empie l’anima e placa.
Viviana Santandrea