Donna dell’Islam


Desideri repressi
sotto le pieghe opprimenti
del burka.
Vai nei deserti urbani
su squallidi marciapiedi
cosparsi di cicche.
Rasenti
i muri delle piazze
senza volto
davanti alle vetrine.
Carovane in coda
ai semafori
nomadi in fretta
senza sorrisi
per mercati illusori.
Giunge la sera
sulle alte mura
della tua cella e
la voce del muezzin
invita alla preghiera
piegandoti
ripeti:
“Allah è grande.”

Graziella Cappelli

The URI to TrackBack this entry is: https://cantierepoesia.wordpress.com/2010/11/22/donna-dellislam/trackback/

RSS feed for comments on this post.

33 commentiLascia un commento

  1. E’ pefetta .quel rasentare i muri è significativo ed evidenzia la paura, l’orgoglio, l’emarginazione, la soggezione…..brava!Tinti

  2. Desideri, sogni …persino i pensieri sono tabù sotto quel velo.molto significativa e apprezzata , ciao.

    • Ma come fai a saperlo: leggi nel pensiero?

      Paolo.

  3. Il velo….
    quale mezzo per incentivare la curiosità, l’avvicinamento e l’amore , NON quale mezzo per assoggettare , reprimere ed offendere la femminilità e la dignita’ della donna
    Complimenti Graziella sei stata brava
    Un saluto e un augurio a procedere nelle tue poesie …molto comprensibili ai più
    Ciro

    • Incomprensibile a me.

      Paolo.

  4. le donne come queste, sono sempre al primo posto… da salvare! Molto bella,grazie
    aurelia

    • La poesia si titola DONNE DELL’ISLAM non tutte le donne alle quali vien fatta violenza da comuni delinquenti nostrani.

      Paolo.

  5. Per quanto io nel mio piccolo e con molta modestia,sottoscricvo ogni singolo verso della poesia di Graziella,non vorrei che dimenticassimo che le donne italiane in chiesa vanno con il velo,non ci si sposa senza velo e le avete mai viste le donne sarde vestite con quei loro abiti tradizionali che se on sono burka,poco ci manca e noi crediamo davvero di essere così emancipate oggi.
    e di stamene la notizia di un maschio(non oso definirlo uomo)che ha sgozzato la sua compagna di appena 25 anni perchè questa lo voleva lasciare e siccome già l’hanno scorso,queso capolavoro del genere umano,aveva tentato di ucciderla sempre a pugnalate,era agli arresti domiciliari.
    Quante donne in italia indossano il burka senza saperlo?e quante vengono uccise o peggio lo stronzo di turno che non accetta la separazione,uccide i figli e spesso anche se stesso ,solo per far dispetto alla ex moglie? uno sguardo in casa nostra ogni tanto farebbe bene.
    senza nessuna intenzione polemica,che sono ancora convalescente.
    con il cuore.
    maria attanasio

    • Non c’entra niente che in Occidente ci si possa sposare con il velo. Gli assassini qui cisono come dappertutto, ma là la LAPIDAZIONE per adulterio è LEGGE; il TAGLIO della MANO DESTRA e DEL PIEDE SINISTRO A UN LADRO è LEGGE!
      Non è il nostro caso. Se tu Maria vai in Irak,
      solo per citarne uno a caso, islamico, te lo fanno mettere anche a te il burka.
      E se cerchi anche solo di aprire una Cappellina Cristiana (Ortodossa, Cattolica, Protestante ecc)in un paese islamico ti uccidono.
      Mentre da noi, e nel resto d’Europa, hanno il record dell’apertura delle Moschee con tanto di muezzin.
      Non c’è la civile RECIPROCITA’!
      Niente di personale naturalmente. Auguri di pronta guarigione; anch’io sono convalescente, fino alla mia fine terrena.
      Scrive il grande Euripide:

      A CHI NON E’ INFORMATO,
      PARRAI RAGIONAR MALE,
      ANCHE SE DIRAI COSE ASSENNATE.

      Paolo.

      • A parte il fatto che io sono più informata più di quanto tu non creda per il solo fatto di essere femmina e donna,non vogliuo polemizzare con te,spero solo che tu abbia visto ieri la trasmissione di fazio e saviano,dove due donne molto più informate di te e di me,tra le quali hanno letto elenchi che senza modestia dicevano cose che io avevo già scritto prima.
        se poi devi insultarmi fallo in italiano,visto che modestamente io ho fatto solo le magistrali e a facoltà di filosofiA IL GRECO proprio mi è sfuggito,anche sulle spiagge greghe se è per questo.mi dispiace tanto che la tua sia una convalescenza a vita,pensa che io ho perfino pensato di non arrivarci alla convalescenza.

  6. Sotrtoscrivo appieno le parole di Maria:guardiamo intono quante sono le prigioni …tinti

  7. Scusate ma il mio commento precedente era spassoso tanto era scorretto…mi associo alle parole forti e vive di passione di Maria:quante sono le prigioni in torno a noi e ,a volte ,dentro.!Tinti

    • Non era affatto scorretto, anzi era sentito.

      Paolo.

  8. Cara Tinti, grazie di cuore.
    Baci Graziella

  9. Grazie, cara Franca. Ciao!
    Graziella

  10. Caro Ciro, sei molto gentile. Ti ringrazio.
    Affettuosi saluti
    Graziella

  11. Dici bene, cara Aurelia. Grazie.
    Cari saluti
    Graziella

  12. Cara Maria, che gioia le tue parole.
    Finchè il maschio si comporta così il mondo non andrà bene. In realtà, la poesia è dedicata a tutte le donne che soffrono.
    Grazie con il cuore.
    Bacio
    Graziella

  13. fa male leggere questa poesia il verso che mi ha più colpito “senza sorrisi” il sorriso é una delle cose più belle che una donna può mostrare…
    dico brava Graziella col cuore,ciao
    Giuseppe

  14. Caro Giuseppe, è vero. Il sorriso è la cosa più bella di una donna. Grazie, tanti affettuosi saluti
    Graziella

    • anche di un uomo!
      aurelia

  15. NON AVETE MAI PENSATO CHE IL 90% DI QUELLE DONNE VUOLE IL BURKA!
    Quindi non hanno:
    (…)”Desideri repressi”
    “sotto le pieghe opprimenti”
    “del burka.”(…)
    Per quello che riguarda il resto della poesia è
    tutta immaginazione.
    L’unica cosa non confutabile è:
    “Allah è grande.”

    Paolo.

    • Non avete mai pensato che in Italia la causa principale di morte delle donne non è il cancro al seno,ma l’incidente domestico che piò essere anche la caduta sul coltello del cornuto per merito di turno? e le donne che subiscono la mutilazioine deli genitali,quelle non vi interessano o sono cos da macellaio e quindi poco poetiche,e le badanti che sotto la minaccia della cacciata dall’italia puliscono culi,queste fanno puzza,e le donne che hanno mariti senza lavoro grazie al vostro Presidente del consglio(io ormmai sono sempre più decisa a chiesere cittadinanza alla cittaà del sole)vanno a lavare pavimenti alle signore impellicciate che io spero tanto siano scambiate da qualche cacciatore ogni tanto,per un cinghiale
      ma almeno tra noi possiamo evitare di essere politicamnete corretti che è essere un po’coglioni,senza offesa….
      maria

      • Non offendo in greco (non ho scritto in greco) né l’ho mai fatto.
        Perlomeno nelle mie esposizioni evito le parolacce e le scurrilità
        “le donne che subiscono la mutilazioine deli genitali” come dici tu, per loro è legge.Per il resto tutto il mondo è paese.

        Paolo.

  16. Scusatemi, ho scritto quello che sento.
    Graziella

    • sei dolce cara Graziella, la tua poesia è bellissima ed è servita a muovere i nostri animi che hanno bisogno di confrontarsi… questo tema sulla donna lo trovo universale, adatto a tutte le donne con i loro problemi, che tu, hai fatto emergere così bene coi tuoi versi! Un affettuoso saluto a te e a tutti, vi abbraccio!
      aurelia

  17. Carissima Graziella tu hai fatto benissimo a scrivere la tua poesia che a me piace molto,io non volevo affatto polemizzare con te,anzi ti rinnovo la mia stima ed ammirazione,però gradirei che certi maschi velatamente misogini si facessero i fatti loro riguardo alle questioni delle donne e non alludo certo al caro Paolo che comeo gnuno di noi scrive quello che pensa ed è giusto sia cosa’.
    Grazie a te perchè la tua poesia ha scatenato reazioni e pensieri,la poesia noin dovrebbe mai essere statica,solo emozionante,l’emozione anche se forte poi finisce,l’indignazione invece dura un po’ di più,e poi fa stare meglio.

    Io vi ringrazio sempre tutti dal profondo del mio cuore per la opportunità di scrivere ,leggere e commentare anche se a volte in modo pedestre le vostre poesie e pure le mie.
    Inoltre cara amica ti porgo le mie scuse se in qualche modo ti ho offesa perchè quando scrivo anche se arrabbiata ,non è mai mia intenzione offendere nessuno.
    il poeta sei tu ed è a te che vanno le mie scuse sincere e la mia ammirazione senza confini,
    Maria Attanasio

    • Sono tutt’altro che misogino. Anzi mi sono così espresso perchè credo nella PARITA’ dei diritti.

      Paolo.

  18. Credo che si debba iniziare,oggi più che mai , a mettere da parte etichette,schemi (quel discorso è di destra e quindi..quello è di sinistra e allora)ma ragionare in funzione del giusto e del vero ,senza pregiudizi.La donna ,a mio parere disinteressato,si fa per dire dato che donna ,credo ,sono) è sempre lasciata indietro nel lavoro( meno pagata),nello sport(la medaglia d’oro alle gare vale meno ),in casa(doppio lavoro ,cura dei figli ) non riconosciuto,nel sesso(usata ,mostrata,manovrata,violata).In Occidente più consapevole lotta,in oriente meno cosciente subisce.Sarà molto sintetico ma mi pare poco opinabile.Le lacerazioni genitali delle donne africane sono un esempio dell’ignoranza in cui esse vengono tenute.D’altra parte molte bambine neonate vengno ancora uccise perchè ,non servono.Lavoriamo tutti per informare le badanti, le ragazze a scuola e il mondo potrà essere migliore.Grazie
    Tinti

  19. Cara Maria, non sono offesa per niente: anzi…
    Sono felice di condividere con te e con gli altri i disagi del mondo e delle donne sempre…all’ultimo posto. Quello che mi dispiace è che a volte: si fraintende il messaggio di anima semplice.
    Ti sento molto forte e sincera.
    Un abbraccio di stima e amicizia.
    Graziella

  20. Grazie Tinti. Graziella

  21. Giungo in ritardo, ma ancora in tempo per esprimere il mio pensiero. I versi di Graziella sono sempre belli ed essenziali ed in questo caso fotografano la realtà della donna dell’Islam. Non voglio fare polemiche, dico soltanto che il “burka” non può rendere felice una donna, è solo un espediente, un alibi religioso per metterla in sudditanza, per farla sentire succube dell’uomo, ma sono altrettanto d’accordo con Maria, anche noi abbiamo i nostri tabù, le nostre brutture, le nostre ipocrisie, le nostre vergognose violenze ed una cosa sola è certa:
    la donna deve sempre lottare più dell’uomo, deve sempre dimostrare di valere, deve sempre fare il doppio dell’uomo e a volte neanche basta per occupare posti al lavoro ed è spesso vittima del maschilismo, specie in famiglia. Per rifarmi al programma di ieri sera di Saviano, chi non lo ha visto, ha perso molto, secondo il mio modesto parere, naturalmente, concludo dicendo che quando la donna sarà “persona libera e rispettata nella sua interezza” anche l’uomo sarà sicuramente migliore. A scanso di equivoci condanno ogni genere di sopruso e di violenza contro le donne e soprattutto le “macabre mutilazioni” che vengono fatte alle bambine africane, è UN’ATROCE VERGOGNA.
    E beninteso rispetto anche le donne che decidono autonomamente d’indossare il burka, se lo ritengono giusto lo portino, ci mancherebbe altro, importante è che siano libere di farlo. Grazie per l’accalorata discussione, la Poesia è utile anche a questo.
    Un abbraccio a tutti con affetto.
    Roberta

  22. Cara Roberta, bravissima!
    Graziella


Lascia un commento