le visioni dei giorni, il perdurare
che si è adattato al moto ondulatorio
malgrado il naufragare d’altre vite
_uomini morti a testimoni_
uomini vivi sulle boe del mondo
un mare rosso accusa tutti noi
la nostra terra è un covo di predoni
l’umanità s’è spenta e ripiegata
sotto la propria schiena
_si fa finta di credere al buon dio_
come se salmodiare
lo compiacesse fino a trarre in salvo
abbiamo un bel vestire d’arte e fiori
attenendoci a canoni accademici
un fingere che basti la bellezza
a distanziare il marcio
ma la morte ci aspetta tutti al varco
e la sola certezza è che di noi
si parlerà di popoli egoisti _ memi e geni_
vissuti senza mai guardarsi intorno
inabissati già nelle città
o apatici in un’arca di noè
galleggiante sul sangue dei perduti
Cristina Bove
Cri ,condivido appieno e apprezzo.tinti