Vorrei saperti come ora,
felicemente intenta sempre
ai ludici interessi
ed il capino dolce di trecce
chino sugli amati balocchi.
Di sogni e fantasia
calottina misteriosa,
di tenerezza un plenilunio…
di classiche emozioni,
di quelle ormai in disuso!
Estensione mia d’amore
al di là di me ti proietti,
al pari d’un gioiello proteso,
al pari del diamante riluci,
di carati preziosi pesante,
sei oro fra le mie braccia.
E nel fragore del novello slancio
scolpisci mappe dei tuoi labirinti,
cesellando vai i rilievi del tuo mondo,
mentre io, eterna puerpera, ti guardo,
nutrirti del mio materno desiderio di abitarlo.
Daniela Procida