Lacrime

eccomi sul letto

spoglio di parole

Tu Signore

mi guardi dalla tua croce

in silenzio

anche Tu

hai conosciuto il dolore

ma

nessuno

ha udito i tuoi lamenti

nessuno

ha visto le tue lacrime

le mie

rosse e amare

nella solitudine della stanza

odorano di fragilità

Tu Signore

non contarle

lasciale cadere

nell’attesa che

si vestano di preghiera

e dissetino l’arido silenzio

se vuoi parlarmi

io ti ascolto

e

di certo il dolore

che non riesce a stare zitto

avrà pace

.

Giovanni De Simone

Published in: on ottobre 3, 2015 at 07:35  Comments (9)  

E morte non avrà dominio

AND DEATH SHALL HAVE NO DOMINION

And death shall have no dominion.
Dead mean naked they shall be one
With the man in the wind and the west moon;
When their bones are picked clean and the clean bones gone,
They shall have stars at elbow and foot;
Though they go mad they shall be sane,
Though they sink through the sea they shall rise again;
Though lovers be lost love shall not;
And death shall have no dominion.

And death shall have no dominion.
Under the windings of the sea
They lying long shall not die windily;
Twisting on racks when sinews give way,
Strapped to a wheel, yet they shall not break;
Faith in their hands shall snap in two,
And the unicorn evils run them through;
Split all ends up they shan’t crack;
And death shall have no dominion.

And death shall have no dominion.
No more may gulls cry at their ears
Or waves break loud on the seashores;
Where blew a flower may a flower no more
Lift its head to the blows of the rain;
Though they be mad and dead as nails,
Heads of the characters hammer through daisies;
Break in the sun till the sun breaks down,
And death shall have no dominion.

§

E morte non avrà dominio.
E i morti nudi saranno uno
Con l’uomo nel vento e la luna occidentale;
Quando le loro ossa saranno scarnificate e dissolte,
Avranno stelle ai gomiti e ai piedi;
Per quanto impazziti saranno savi,
Per quanto affondino nel mare torneranno a risorgere;
Per quanto gli amanti si perdano amore resterà;
E morte non avrà dominio.

E morte non avrà dominio.
Sotto i gorghi del mare
Giacendo a lungo non moriranno nel vento;
Torcendosi ai tormenti al cedere dei tèndini,
Legati a una ruota, pur non si romperanno;
Si spaccherà la fede in quelle mani,
E l’unicorno del peccato li passerà da parte a parte;
Strappati da ogni lato non si spaccheranno
E morte non avrà dominio.

E morte non avrà dominio.
Mai più possano i gabbiani gridargli agli orecchi
Né onde frangersi furiose sulle rive;
Dove fiore sbocciò possa fiore mai più
Sollevare il capo agli scrosci della pioggia;
Per quanto impazzite e morte come chiodi,
Le teste di quei tali martellano fra le margherite;
Irromperanno nel sole fin che il sole cadrà,
E morte non avrà dominio.

DYLAN MARLAIS THOMAS

Published in: on ottobre 3, 2015 at 07:13  Comments (3)  

Corpo a corpo

I tuoi occhi,
gazzelle fugaci
che percorrono fameliche
le distese bianche del mio corpo.

Le tue labbra,
rosse ciliegie scartate
da cui odo le parole più proibite.

Le tue mani,
adagiate sui miei seni
scolpiscono profani santuari
a cui concedo accesso.

Le tue ginocchia,
distese sulle mie cosce,
somigliano a costellazioni
da cui sfolgorerà la stella tua ambita.

I nostri respiri,
così vicini e caldi
fanno pensare al profumo di mosto
nelle notti di luna.

Intreccio di mani e piedi,
di carne e fiato,
di lingue peccaminose e accese,
che mirano a gustose carezze…

…E’ ribelle la mia purezza…
si consacra al tuo odore.

Amplessi acerbi
e su Noi,
stille di rugiada.

Sono la rosa eletta e devota
al giardino della tua impudicizia…!

Lady Rose

Published in: on ottobre 3, 2015 at 07:12  Comments (4)  

Poesia smarrita

Oggi vi narro di quella poesia,
ch’esce dal cuore e dall’anima mia,
s’alza nel cielo poi vola lontano
come un gabbiano.

Scende sul mare poi vola sui monti,
vuole alle genti narrar delle fonti
di quel calore che dà la speranza
di vita a danza.

Triste si perde tra nebbie e tormente,
trova nell’uomo sol chiusa la mente,
attorno vede che c’è corruzione,
con intenzione.

Resta confusa pensosa e avvilita
e si domanda a che serva la vita
se non si sente quel brivido arcano
ch’arde la mano.

E tornerà là dov’era venuta,
in questa terra nessuno l’aiuta,
si scioglierà come un fiocco di neve
che nessun beve.

Piero Colonna Romano

Published in: on ottobre 3, 2015 at 07:07  Comments (6)  

Ho bisogno di sapere

Magia di stelle
ogni notte serena
ad una ad una
le accende
e mi tremano dentro
gemelle dei dubbi,
sorelle di sangue
d’incertezza d’amore.

Ho urgenza dell’alba
che mi spenga le stelle,
mi sento pazzo.
Ho bisogno che il giorno
come ogni giorno mi dica
che tu sei lì
ogni giorno per me.

Ho bisogno di sapere.
Cominciano ad accendersi
le domande nella notte
perché la notte è il dubbio
del mondo e dell’amore.
ho bisogno che il giorno
mi dica che tu sei li
in ogni giorno per me.

Marcello Plavier

Published in: on ottobre 3, 2015 at 07:01  Comments (3)