Serventese

I volti fissano tra i pannelli bianchi

come in un separé – ci si nasconde da chi

non sia colmo dei medesimi raggi bianchi.

La verità è un’estasi;

ma chi è in grado di capire – chi;

lo sa solo l’estasi.

Qui – mi devo scontrare con i medesimi pesi:

le illazioni dei – poveri – invidiosi;

mai una elevazione – d’estasi.

Invece – vedo il cielo

immutabile tra i cirri – fumosi

da far rizzare il pelo.

.

Giancarlo Giudice

Published in: on ottobre 18, 2015 at 07:46  Comments (3)  

Sogno all’alba

Altri cieli, altri mondi.
Sospese
nell’azzurra luce
grandi ninfee verdi
adagiate su laghi cilestrini
ondeggiano lievi.
Cigni bianchi e neri
vi riposano assorti,
e poi spiccano il volo
verso la luce più viva.
Quella luce,
magnete dell’anima,
che folgorante attrae
e allettante invita
all’armonia dei sensi,
alla pace del cuore
in tumulto sempre.

Nino Silenzi

Published in: on ottobre 18, 2015 at 07:45  Comments (6)  

Smarrite scaglie di conchiglie

Ho tessuto reti d’attesa

e come una Penelope inginocchiata,

ho reso folle la mia tela

con ricami stretti e nodi,

punti fermi come approdi.

 

Ho atteso che il tramonto oltre le dune

mi desse refrigerio sulle spalle

e che la Luna, quando occhieggia appena,

avesse avviluppato di pallore la mia schiena.

 

Ho respirato polline di fondale

quando il vento si ergeva tra le dune

e l’ondeggio a spirale del meriggio,

sembrava intonare un desolato arpeggio.

 

Salate lacrime corrosero lo scoglio.

 

Divennero mestizia sulle gote,

dove l’impeto del mare uggioso e nero

sbatteva l’infinito del coraggioso remo

che non sapeva più dare rotta alcuna,

al pensiero logoro e maldestro.

 

Ho tessuto reti d’attesa

mentre le orme del mio solerte andare

lasciavano impronte, passi veloci da cancellare.

 

-volevo solo smarrire scaglie di conchiglie-  

 

Manuela Magi

Published in: on ottobre 18, 2015 at 07:40  Comments (7)  

Ogni giorno percorro…

WOHL GEH’ ICH TÄGLICH…

Wohl geh’ ich täglich andere Pfade, bald
Ins grüne    im Walde, zur Quelle bald,
Zum Felsen, wo die Rosen blühen,
Blicke vom Hügel ins Land, doch nirgend,

Du Holde, nirgend find ich im Lichte dich
Und in die Lüfte schwinden die Worte mir,
Die frommen, die bei dir ich ehmals
(…)

Ja, ferne bist du, seeliges Angesicht!
Und deines Lebens Wohllaut verhallt, von mir
Nicht mehr belauscht, und ach! wo seid ihr
Zaubergesänge, die einst das Herz mir

Besänftiget mit Ruhe der Himmlischen ?
Wie lang ist’s, o wie lange! der Jüngling ist
Gealtert, selbst die Erde, die mir
Damals gelächelt, ist anders worden.

Leb immer wohl! es scheidet und kehrt zu dir
Die Seele jeden Tag, und es weint um dich
Das Auge, daß es helle wieder
Dort wo du säumest, hinüberblicke.

§

Ogni giorno percorro altri sentieri, ora

Nel verde   nel bosco, ora alla fonte,
Alla rupe, dove fioriscono le rose, guardo
Dal colle la campagna, ma in nessun luogo

Amata, in nessun luogo nella luce ti trovo
E nelle brezze si perdono le mie parole,
Le devote, che un tempo accanto a te

(…)
.
Sì, sei lontana volto beato! E l’armonia
Della tua vita si spegne via da me
Non più udita e ah!, dove siete voi
Magici canti che un tempo il cuore
 .
Mi placaste con la quiete degli dèi?
Quanto tempo è passato, quanto tempo!
Il fanciullo è invecchiato e anche la terra
Che allora mi sorrideva s’è mutata.
 .
Per sempre addio! Si stacca e torna a te
Ogni giorno l’anima e per te piange
L’occhio, affinchè limpido
Torni a guardare là dove tu indugi.
.
FRIEDRICH HÖLDERLIN
Published in: on ottobre 18, 2015 at 07:35  Comments (2)  

Mi lascio

Mi lascio

Una volta
ancora
mi lascio,
vivendo
introversa,
compagna
solo
di immagini
che pestano
umilianti
ciò che provo.

Daniela Procida

Published in: on ottobre 18, 2015 at 07:23  Comments (2)