Abbracciami.
E poi restaci a lungo, fammi il verso
delle poiane quando si abbassano
respira.
Dentro la bocca mia
che ho una voglia disperata.
Ritornami le fragole al piatto, le tue mani
sotto questa camicia un po’ lisa, tocca tutto
ché vivo di centigradi e pelle
di paure
notizie e delicate carezze.
Dai, sorridi.
Hai il genio dell’amore nel volto, io un po’ meno
dentro il sudario di questo corpo
e ancora vivo
di slanci pressappoco precisi. Amo averti
da sempre come un seno da latte
una pianura, per stendermi e sentire i miracoli alla schiena.
Se vieni bene dentro le foto
lascia tutto
te ne farò duemila vestita, ed una sola
senza le bende e i piccoli ormeggi
senza niente, che possa ricordare la morte
i suoi violini, le campanelle della creazione
qualche cane
lontano mentre abbaia alle onde.
Stai vicina.
Massimo Botturi
mi piacciono molto questi tratti originali ed aggraziati e nello stesso tempo sensuali di questa poesia…
aurelia
E’ bellissima!
e bello l’accostamento della foto dal film “Blow up”
Bellissima!
” Amo averti
da sempre come un seno da latte
una pianura, per stendermi e sentire i miracoli alla schiena.” meravigliosa! Rosy
grazie a tutti, un caro saluto agli amici
questa poesia E’ la mia preferita !!