La trovai su bancarella era sola e rottamella
la comprai per poche lire, ora vale le mie mire.
Una scatola di legno, con la corda per sostegno
nell’aprirla un ectoplasma si parò innanzi a me
e parlando in modo strano prese forma piano piano.
-Io mi chiamo Calandrino detto anche sor Pierino
Giovinnozzo è il mio casato, fui pittore e scalpellino.
La mia fama è rinomata da novelle Boccaccesche
che l’autore di sua grazia ci creò nelle sue tresche
infilando tra le scene anco altri due pittor, Sor
Brunaccio e Buffalmacco, gl’ho legati dentr’al sacco
e quella pietra tutta nera ora è propriamente vera.
Anco la morte ho pur gabbato che mi sono elitropiato;
ma per te che m’hai trovato farti dono sono obbligato
sei vuoi essere beato basta solo che tu scegli
tra ricchezza e libertà, agiatezza e povertà.-
Mi sembrava ancor più pazzo di quell’altro Giovinazzo
e bastò quel mio pensiero a svampirlo come un razzo.
L’ectoplasma se ne andò ma rimase quel suo miasma
un odore zolferino, quasi fosse apparso luciferino.
Aprii ben bene il finestrone per dar aria al camerone
ma la scatola ancor tengo a ricordo di quel ramengo
e la storia novellata giunga a voi……… elitropiata.
Il Passero
Grande il Passero, nello scorrere della tua storia, mi sono rigoduto tutta la novella del Decamerone sul Povero Calandrino, dalla pietra, all’amore per donna Niccolosa e alla sua credenza di essere incinto.
AhAhAh :).
Una composizione allegra e ben scritta, in linea con l’arguzia e la giocosità Decameronesca.
Bravo!
Alberto B.
Molto particolare questa tua, “ectoplasma ” ” elitropiato ” “miasma” spaventosa! ma sono sfociata in una risata, anche per il bel rimare della poesia. bella! ciao Passero, Rosy
Arguta e simpatica composizione.
Mi é piaciuta molto.
Quanto mi sei piaciuto Passero con questa tua che passa allegria ,ironia e vita!Ciao
tinti
Felice che Vi abbia ….rallegrato.
Ogni tanto facciamo a divertirci.
Un grazie e un caro saluto a Alberto,Rosy,Giuseppe e Tinti
è sempre un vero piacere.
Il Passero.
Anche se fuori tempo, non si può non apprezzare chi con classe riesce fare sorridere. Penso sia doveroso, anche se molto più difficile, provare a fare sorridere, ne abbiamo davvero bisogno. Complimenti e un caro saluto. Giampietro