Quanto sa di caffè questa mattina
che non vuol venir fuori dalla nebbia
e si nasconde nel tronco del leccio.
Quanto sa di bagnato sto respiro
che sento entrare dai vetri imperlati
dalle gocce della notte che muore.
Quante parole abbandonate al vento
restano incise su foglie d’autunno
a marcire su viali grigi di smog.
Quante volte ho preso in mano la penna
per gustare il sapore dell’inchiostro
quando, amaro, rifiuta la pagina.
Lorenzo Poggi
Molto bella. Immagini riuscite (la mattina che non viene fuori dalla nebbia, le foglie a marcire di smog…) Complimenti
Molto gradita, entra dove deve senza tanti intarsi di parole, diretta e concisa. Complimenti. Giampietro
Il mondo – al di fuori- e quello personale ed intimo, vanno all’unisono con immagini melanconiche. Complimenti. Carlo
Bravo sempre lorenzo che con i tuoi versi diretti entri dentro!
Tinti