Sera d’estate

 
Dicono ci siano state, io non ricordo,
altre estati così;  l’ho sempre amata
questa stagione così calda e bella
questa poi…
più delle altre mi toglie il respiro
.
Provo stasera a sottrarmi al suo abbraccio:
qui, nella verde oasi tra le case
percorsa dai su e giù della ciclabile,
ricerco un’illusione di frescura.
.
La mia curiosità varca i balconi
attratta dai rettangoli di luce
variamente arredati;
fotogrammi sfuggiti alla moviola
di un film muto.
Privacy messe a nudo
dall’impudica afa  che attanaglia
e in cui io mi figuro
esistenze serene. 
Pare strano
ma non so immaginare
nella luce il dolore;
piuttosto lo vedo annidarsi
nella penombra
d’intimità racchiuse
e persiane abbassate.
.
Ma non voglio pensarci!
Ora qui ci sei tu
ci sono io e una magica estate
che ci avvolge romantica e sensuale
e a tratti ci stordisce con l’effluvio
del gelsomino
che ormai va sfiorendo
tra un continuo
frinire di cicale.
Intorno e oltre, storie quotidiane.

Viviana Santandrea

Profumo nel correre del tempo

 
Profumo
variegato d’ogni tipo
di pollini da iridescenti  fiori,
verso l’aperto azzurro
mare immenso,
discende a valle in murmuri
ruscelli.
.
Api, a milioni,
il nettare han succhiato
e trasformato in miele
l’ oro biondo.
.
Ora.
Profumo
di miele è quell’effluvio
intenso, che si sente,
quale nuovo Re Mida,
per decorso alveare sacrificio:
tutto ciò che imbibisce
oro diventa.
.
Ma anche quel
profumo
forte,  fragrante,  appassionato,  intenso
lentamente
si evapora,  sparisce.
.
Entra nel Nulla,
per l’incessante correre
del Tempo.

Paolo Santangelo

Published in: on luglio 8, 2011 at 06:56  Comments (9)  
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Il Primo Creatore


A fronte il mare olezzante
di aromi e di viole,
intorno su chi sente il vento
pesare la morte nel cuore:
invernale malinconia
pénetra nell’anima smarrita,
dopo una terribile
burrasca. Dipoi, calmo,
sulla spiaggia torna il mare.

Con il nuovo effluvio
fanno ritorno i versi
in fitta schiera
dalle rime d’oro
spinti dal tacito aleggiar
del vento. L’anima mia
vorrebbe andare dal  Primo
Creatore: Lo avverte, Lo sente.
Ché qui non sa che cosa sia la pace.

Paolo Santangelo

Prima della notte

Le montagne adagiate
si distendono
nel letto celeste carminio
della sera silente.
Profuma il cielo
di luce cosmica.
Sale dalla terra
il fruscio degli alberi
che cullano i nidi,
sale dalle case stanche
l’effluvio caldo d’amore
insieme col dolce vento.
Dona la sera pace e riposo
agli esseri tutti.
Anche le pietre
chiudono gli occhi,
felici di sognare.

Nino Silenzi

Published in: on ottobre 15, 2010 at 07:48  Comments (4)  
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Sofferto effluvio


Immersa nel sofferto,
candido effluvio
lascio andare la penna
alla ricerca di un tempo migliore
ove il cuore immerga le dolenti radici
e torni lucente
a cantare la speranza
che adesso si nasconde
nota scomposta, velata
sul freddo pentagramma della vita.

Roberta Bagnoli

Published in: on luglio 24, 2010 at 07:14  Comments (5)  
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Sosta esclamativa

Non c’è nulla di più prudente
che demolirmi in un verso
ancora assente di parola
presente solo in sosta esclamativa

immortalo in eterno il sapore fresco
dei tuoi baci

in compostezza s-misurata

deprimo e comprimo in sosta permanente
un umido attraversarmi la schiena
gocciolante alla fierezza del brivido
(costante)

in versi poveri
in respiro scontato

inalbero qualsiasi silenzio
(effluvio di ripetizioni)
credendo ancora nel sapore
delle lacrime testarde
nella loro calda corteccia

la loro  consistenza
inarrestabile testardaggine
d’un espandersi in ossigeno
nell’incudine colpito
e
malleabile
ad ogni (sua) battuta.

Glò