Sera d’estate
E’ importante
(A mia figlia)
Ti guardo e sento cosa provi mentre per la prima volta interpreti la vita in modo diverso. Semplicità ed entusiasmo curiosità e sfida. Mi guardi e sento quanto è importante che io sia qui. Vorrei spiegarti, farti capire quanto sia bello e unico quello che fai comunque tu lo faccia, e quanto io ami la tua essenza mentre assisto all’evolvere della tua esistenza. Ma rimango così a guardarti a lasciarti fare. Il tuo essere donna e ancora bambina bambina e già donna. E’ importante che tu sia lì e io qui, ed è bellissimo poterti vivere.A chi sa…
Divoro curiosità
nelle sorprese
(che adoro)
le cullo
in riletture
profumate
di *suoi* versi
presenti
nei miei angoli di tasca
diversità ansiose
vette “inedite”
sotto ombre
del [mio e tuo]
universo di cielo.
A chi sa…
Divoro curiosità
nelle sorprese
(che adoro)
le cullo
in riletture
profumate
di *suoi* versi
presenti
nei miei angoli di tasca
diversità ansiose
vette “inedite”
sotto ombre
del [mio e tuo]
universo di cielo.
… Singhiozzi di (credo)…
Credevo.
Di poterti proteggere
sotto le mie piccole ali
conservandoti dalle intemperie
d’un passato ormai disgiunto.
Lo credevo. (E ci penso).
Il profumo dei tuoi racconti
li stendevi al comando
delle mie curiosità di bambina
(anche oggi).
Credevo.
|Ma… E… ci sei.|
Il tuo sonno improvviso
ancora mi pervade
d’innamoramenti che mi ricamavi
di tua sola penetrazione
senza fiato esponenziale
in accusa
d’un perché
al cosa
osservavi nel mio bacio
(nascosto).
Portandotelo via.
Senza esalazione
d’infelicità peccatoriale.
Credevo di ritrovarti sempre.
Viva. Piccola.
(nel mio “per sempre futuro”).
Oggi Credo.
Nel silenzio d’affetto
cercato nelle (mie) conferme
in passi da “bambina”.
C’è dell’assenza nell’ascoltare
-intima-
(che non vuol dire “non amare”)
C’è, esiste, del mutismo
alle (mie) domande,
di chi,
oggi,
crede di risponderti
con distanza svagata.
Crede.
Eppure adesso
capisco il mio distacco
(cieco)
al ricamo linfatico
ossigenato
da pindariche “empatie” distorte….
(Credo –confusa-
di cercare “dal vivo”
orizzonti da sorvolare
-autenticamente-
senza estrazioni lineari
da confinare ….)
Nel sarà
Spillami indolore
tra i versi
dei muti passi tuoi
cresciuti in disilluminata
canzone da cantare.
Baciami singhiozzante
sulle labbra
dove la febbre del contatto
sul tuo aver fatto l’amore
sa accrescere l’ubriachezza
della fresca curiosità
in attesa per il solo volermi.
Straziami in tutte
le direzioni sconfinate
dove l’aria non ha consistenza
di sola felicità
ma d’eterno acuto
issato sull’ intimo
di deformanti ricordi
ancora da sfiorare
nel vortice
di mille scosse da capire…