Piove
Sera d’estate
Amicizia
Noi non ci conosciamo. Penso ai giorni
che, perduti nel tempo, c’incontrammo,
alla nostra incresciosa intimità.
Ci siamo sempre lasciati
senza salutarci,
con pentimenti e scuse da lontano.
Ci siam riaspettati al passo,
bestie caute,
cacciatori affinati,
a sostenere faticosamente
la nostra parte di estranei.
Ritrosie disperanti,
pause vertiginose e insormontabili,
dicevan, nelle nostre confidenze,
il contatto evitato e il vano incanto.
Qualcosa ci è sempre rimasto,
amaro vanto,
di non ceduto ai nostri abbandoni,
qualcosa ci è sempre mancato.
VINCENZO CARDARELLI
A te, pragmatico uomo, chiedo
Elide Colombo
Egregi signori…
Sensi
Come per quotidiana intimità
che più non ci sorprende del noi stesso
in piena luce in ombra e oscurità
abito non diverso nel tuo sesso:
lo guardo attento insieme a te patisce
il gentile morirsi d’ora in ora,
la lingua ti nomina e lambisce,
la mano ti medita e ti esplora
il respiro ti parla, il tuo tremore
del futuro svuotato m’impaurisce
l’orecchio accosto al cuore
un tempo di brevi momenti scandisce:
dove in te scopro una terra evidente
che nei previsti confini concludo
mia familiare madre e parente
coscienza e corpo nudo.
GIOVANNI GIUDICI (1924-2011)
In quel sospiro
C’è una magia antica nel tuo sospiro,
sul suo spandersi come refolo leggero
che sa di eterna primavera, volano
i tuoi pensieri di donna.
In un sospiro racchiudi e liberi
l’essenza di un amore vissuto, perso,
ricordato.
In un sospiro parli a te stessa di emozioni
che ad altri raccontar non puoi.
È in un lungo sospiro che nell’intimità
plaudi il piacere provato, lusinghi
l’amante.
È in sospiro vestito da un sorriso
che saluti chi più non ti è caro
e a rassegnarsi lo inviti.
In quel sospiro c’è tutto il tuo mondo
segreto.
Sospiri alle stelle che ad una ad una
conti per ricominciar da capo.
Sospiri alla luna e racconti favole
uscite dai tuoi sogni.
A quel sospiro affidi la speranza
che s’avverino.