Nudi, esangui

giacciono gli intenti
: ciechi.
Nessuna insidia li sfiora.
Lo squarcio di luce
dall’oriente non li tocca
: parole che gridi non odono.
Neanche la pioggia
che piange improvvisa
li commuove.

Silvano Conti

Published in: on novembre 14, 2011 at 07:21  Comments (3)  
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L’amore degli altri

 
L’amore degli altri
briciole di pane
fiere e mercatini d’estate
lungo il mare
l’aria che non si muove
la brezza che poi arriva
a farti respirare.
L’amore degli altri
chiese in mezzo ai boschi
gli alberi a testimoniare
l’unione eterna
di radici e terra.
L’amore degli altri
non lo puoi inventare
ci fai un buco dentro
e dall’altra parte
non si vede né cielo
né mare.
L’amore che non compri
non hai mezzi, non hai intenti
e speri di beccare un cuore
in volo anche da rammendare.

Maria Attanasio

Published in: on novembre 9, 2011 at 07:06  Comments (4)  
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La pallida pianista

L’eburnee piccole mani
fuggivano lievi, correndo,
fremendo sui lucidi tasti
volavano. Sfiorata. Dalle agili,
magiche dita destata dal sonno
la bianca tastiera vibrava
di garrule note in tripudio
nell’aria commossa con mille
faville qual vivida fiamma
salivano, ardenti tremavano
un attimo breve,  poi lieve
di suoni una pioggia fatata
dorata pareva  discendere,
dall’alto e al cuore fluire,
fasciarlo radiosa in morbido
e tenue calore.
–                                Il mio sguardo
immobile era fisso nel dolce
carissimo viso. Vedevo
la pallida fronte, gli intenti,
sereni occhi suoi, le gote,
le labbra rosate, i bruni capelli
fulgenti in un’ala di luce …
Armoniosa arcana dolcezza
mai conosciuta sentivo salire
nell’anima muta, vaporosa
sfumare nell’eco di tremuli
suoni: nel vuoto, nel nulla
d’intorno svanivano tutte
le cose. Poi sùbito, tacque
improvviso il soave concènto
e leggère fuggendo sull’ali
del vento le ultime note,
volse su me le sue grandi
pupille e in quell’attimo,
incanto d’un’ora divina,
mi parve rivivere tutto.

Paolo Santangelo

L’armadio

nelle scansie degli intenti
falliti
capi stanchi sulle grucce
appesi
ciondoloni o coi risvolti lisi
piangono rosari
e cristi mai risorti

lacrime e bestemmie -misura unica –
mi stringono la vita
e mia madre un nuovo santo
da pregare.

Io non ho santi né padroni
e ho smesso di contare i giorni
osservo le Tineidi sbrindellare stoffe
di cheratina ingorde
e allora faccio scorte di pensieri buoni
chè la fame non abbia
il brontolio di pancia a pezzi.

Beatrice Zanini