Ci siamo persi in un mondo di cristallo
dai risvolti rosati quando canta il gallo,
turchini quando sale la luna.
E persi fiori dolorosi sulla parete
schizzata di colori di sangue
mista a sabbia del deserto.
Non c’è pace tra gli ulivi,
né respiro giocoso di vento
né voglia di festa sulla strada.
Camminiamo a testa china
scivolando sulla ghiaia del rimorso
senza alibi per reagire.
La via della redenzione
non è più il nostro pane,
appartiene a chi cavalca il mare
portando la croce del proprio vivere.