Chisciotteide

 
A voi, di nobil censo,
lo dicon vostre insegne,
io, prode cavaliero
montato su destriero,
final giudizio chiedo
.
Dovrete sentenziare,
con alto aulico dire,
che bella tra le belle,
nell’universo intiero,
primeggia la mia dama.
.
-Tu nobil schiatta vedi
in noi poveri cristi,
e, ohibò, ti siamo grati.
Ma per sputar sentenza
vederla noi vogliamo !-
.
Felloni e anco marrani
mio verbo contestate ?
Che… ? Forse per sapere
che luna in cielo splende
necessita il vederla ?
.
-Non è proprio l’istesso,
larva d’un cavaliero,
la luna godimento
apporta al mondo intiero.
A te soltanto, invero,
dattela la tua amata.
Che almeno un suo ritratto
potessimo ammirare !-
.
Oh di gran puta hijos
la lancia assaggerete !
Carica a pancia bassa
cavallo mio fedele.
Ma non così, poffarre,
la terra mi fai arare !
.
-Addosso a ‘sto buffone
che merita lezione !
Usiamo quelle insegne,
che poi sono bastoni,
puniamo l’arroganza
di chi, prova non dando,
imporci vuol sentenza.-
  .
Ahimè m’hanno conciato,
mio immaginato bene.
Per raddrizzar gl’inganni,
che oscuran la giustizia,
sghembo dovrò ambulare
p’andar dove conviene.
.
Se poi tu vuò lenirmi,
porta al futur’incontro,
immago tua adorata,
che più del mio bel dire
sarà il suo guardamento.
.
E poi, già che qui siamo,
un altro dono chiedo,
 perché questo m’han detto,
battendomi quei prodi.
Non so di che cianciasser,
gridavano… d’un fiore.
Da qualche parte certo
dovrà portar calore.
.
Mio fido Dozzinante,
quanto dolor m’avvolge.
E su, non protestare,
sbagliato ho forse il nome,
ma chiaro è il mio pensare.
.
Un giorno fui  investito
d’una divin missione:
il mondo ripulire
d’ingiuste ipocrisie.
Per realizzar ‘sto sogno
‘sta strada obbligo è il fare.
.
————Così, caracollando,
tra un ahia e un poffarbacco,
condusse la sua vita.————-
.
Miguel, mancino monco,
questo ci ha raccontato,
mostrandoci un inetto
che, sempre ottuso, lotta,
negando questo mondo.
.
Ma Unamuno, il grande,
riscrive altra avventura.
Quei solidi ideali,
ch’eran la sua cultura,
nel Don errante incarna.
.
E chi capir volesse,
le due versioni approcci
per somme, poi, tirare.

Piero Colonna Romano

The URI to TrackBack this entry is: https://cantierepoesia.wordpress.com/2012/02/07/chisciotteide/trackback/

RSS feed for comments on this post.

9 commentiLascia un commento

  1. Poesia che si fa poema, ricco di cultura e, nello stesso tempo, di musicalità, data dalla perfezione dei settenari. Non da tutti una simile composizione.
    Sandra

  2. Bei settenari sciolti. Sei molto bravo Piero a volgerti verso il classico. Non è da tutti.
    Complimenti.
    Cari saluti, Paolo

  3. Mi ripeto ,non è cosa da poco.Chapeau!tinti

  4. Mi unisco al commento di Sandra, Paolo e Tinti, caro Piero la tua è una “superba lirica classica”. Complimenti di cuore, un saluto affettuoso.
    Roberta

  5. Complimenti, affrontare così il classico non è certamente da tutti
    Permettimi di leggere questa tua grande lirica come indicativa dei giorni nostri, dove si vuol far credere alle persone che ci saranno tanti cambiamenti basandosi solo sulle parole ma mostrando ben poco di concreto.
    Ciao, Patrizia

  6. Gradita moltissimo, mi unisco al commento di tutti gli altri
    Giuseppe

  7. Tanti sinceri comlimenti, Piero!
    Una bellissima poesia.
    Graziella

  8. [ senza parole… solo m’inchino….]

  9. Carissime Sandra, Tinti, Roberta, Patrizia, Graziella, Anima Tonda e carissimi Paolo e Giuseppe, purtroppo, a causa di un fastidisoso capriccio del mio pc, per il quale sto tentando di ripristinare il ripristinabile, non riesco, come vorrei, a ringraziarvi singolarmente per i vostri apprezzamenti. Di questi vi sono molto grato e, provenendo da apprezzati poeti quali voi siete, mi hanno procurato grande gioia e…un piccolo nodo in gola. Un abbraccio a voi tutti ed un grazie di cuore. Piero


Lascia un commento