Ultimi deliri

ultimi diluvi di una giovinezza

sparite leggerezze, occhi spezzati

come è fresca la giornata che nasce

vita mia che ti sfiorisci

senza saperlo e perdi ad una ad una

le voglie più stupide e gloriose

morire senza degenerare

sarebbe giusto e dolce

chiudere la bocca senza dire addio

allungarsi sul letto ed

essere già freddi e lontani

camminare via coi piedi

nelle scarpe di cartone

ma la dolcezza sbolle lentamente

si perde nei sentieri degli occhi

fa nidi sparsi fra i pensieri

le palpebre pesanti

si aprono ancora al mondo

e il gusto della vita

si insinua sotto la lingua.

 

DACIA MARAINI

Published in: on ottobre 7, 2015 at 07:19  Comments (2)  

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2 commentiLascia un commento

  1. Grazie Massimo, è sempre un immenso piacere leggere Alda Merini!
    Saluti, Patrizia

    • Madornale lapsus. Chiedo venia a tutti. Dacia Maraini!!
      Mi sotterro dalla vergogna, molto meglio….


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