![](https://i0.wp.com/digiphotostatic.libero.it/Alice_violet/med/4ca6f2d52e_3145259_med.jpg)
Delitto di paese
L’ASSASSINAT
C’est pas seulement à Paris
Que le crime fleurit
Nous, au village, aussi, l’on a
De beaux assassinats
Il avait la tête chenue
Et le cœur ingénu
Il eut un retour de printemps
Pour une de vingt ans
Mais la chair fraîch’, la tendre chair
Mon vieux, ça coûte cher
Au bout de cinq à six baisers
Son or fut épuisé
Quand sa menotte elle a tendue
Triste, il a répondu
Qu’il était pauvre comme Job
Elle a remis sa rob’
Elle alla quérir son coquin
Qu’avait l’appât du gain
Sont revenus chez le grigou
Faire un bien mauvais coup
Et pendant qu’il le lui tenait
Elle l’assassinait
On dit que, quand il expira
La langue ell’ lui montra
Mirent tout sens dessus dessous
Trouvèrent pas un sou
Mais des lettres de créanciers
Mais des saisies d’huissiers
Alors, prise d’un vrai remords
Elle eut chagrin du mort
Et, sur lui, tombant à genoux,
Ell’ dit : ” Pardonne-nous ! ”
Quand les gendarm’s sont arrivés
En pleurs ils l’ont trouvée
C’est une larme au fond des yeux
Qui lui valut les cieux
Et le matin qu’on la pendit
Ell’ fut en paradis
Certains dévots, depuis ce temps
Sont un peu mécontents
C’est pas seulement à Paris
Que le crime fleurit
Nous, au village, aussi, l’on
GEORGES BRASSENS
§
Non tutti nella capitale
sbocciano i fiori del male,
qualche assassinio senza pretese
lo abbiamo anche noi in paese.
Qualche assassinio senza pretese
lo abbiamo anche noi qui in paese.
Aveva il capo tutto bianco
ma il cuore non ancor stanco
gli ritornò a battere in fretta
per una giovinetta.
Gli ritornò a battere in fretta
per una giovinetta.
Ma la sua voglia troppo viva
subito gli esauriva,
in quattro baci e una carezza
l’ultima giovinezza.
In quattro baci e una carezza
l’ultima giovinezza.
Quando la mano lei gli tese
triste lui le rispose,
d’essere povero in bolletta
lei si rivestì in fretta.
D’essere povero in bolletta
lei si rivestì in fretta.
E andò a cercare il suo compagno
partecipe del guadagno
e ritornò col protettore
dal vecchio truffatore.
E ritornò col protettore
dal vecchio truffatore.
Mentre lui fermo lo teneva
sei volte lo accoltellava
dicon che quando lui spirò
la lingua lei gli mostrò.
Dicon che quando lui spirò
la lingua lei gli mostrò.
Misero tutto sotto sopra
senza trovare un soldo
ma solo un mucchio di cambiali
e di atti giudiziari.
Ma solo un mucchio di cambiali
e di atti giudiziari.
Allora presi dallo sconforto
e dal rimpianto del morto,
si inginocchiaron sul poveruomo
chiedendogli perdono.
Si inginocchiaron sul poveruomo
chiedendogli perdono.
Quando i gendarmi sono entrati
piangenti li han trovati
fu qualche lacrima sul viso
a dargli il paradiso.
Fu qualche lacrima sul viso
a dargli il paradiso.
E quando furono impiccati
volarono fra i beati
qualche beghino di questo fatto
fu poco soddisfatto.
Qualche beghino di questo fatto
fu poco soddisfatto.
Non tutti nella capitale
sbocciano i fiori del male,
qualche assassinio senza pretese
lo abbiamo anche noi in paese.
Qualche assassinio senza pretese
lo abbiamo anche noi qui in paese.
FABRIZIO DE ANDRÉ
![](https://s0.wp.com/wp-content/themes/pub/quentin/images/printer.gif)
O’ scartellat’
!['O scartellat](https://cantierepoesia.wordpress.com/wp-content/uploads/2011/06/o-scartellat.jpg?w=300&h=217)
![](https://s0.wp.com/wp-content/themes/pub/quentin/images/printer.gif)
Naturali pretese
![Naturali pretese](https://cantierepoesia.wordpress.com/wp-content/uploads/2011/02/naturali-pretese2.jpg?w=470)
E’ superba, e sensuale negli occhi La pantera… è pronta a ghermire Conficcate, nella pelle le unghie, con lo sguardo mirato al piacere e l’uomo, soggiace… al volere S’apprestano al piacevole evento Le labbra carnose, un po’ tese, disposte… alle naturali pretese
![](https://s0.wp.com/wp-content/themes/pub/quentin/images/printer.gif)
Avvento
Rami nudi, vestiti
di scintillanti luci nella neve
fanno sentire un brivido di amore.
Finestre dietro i vetri
iniziano a adottare
stelle comete e luci intermittenti,
si respira odore di Natale.
La folla è pronta sulla dirittura
non aspetta il segnale è già partita
punta dritta al traguardo commerciale
che attira con la voce di sirena…
Nelle case si voltano i pensieri:
sempre più forti sono le pretese
degli incontentabili bambini,
sempre più forte chiamano i doveri
per non sfigurare tra i parenti,
il nervosismo incalza contro il tempo
che insegue la cometa e non da tregua…
Finalmente suona il grande giorno.
Canzoni di Natale
parlano di un bambino di una stalla
di povertà e d’amore…
c’è dell’altro
sempre più forti le delusioni
degli scontenti per gli scarsi doni
a contestare il fine
di queste sante luci di Natale.
Muoiono di vergogna le candele.
![](https://s0.wp.com/wp-content/themes/pub/quentin/images/printer.gif)
Abbasterebbe poco
Cor poco a vòrte ce pòi fà più tanto
che a ffà quarcosa co’ n se sa co’ quanto.
E a ffà co’ tanto manco c’è bravura,
ma questa, a ffà co’ poco, è sicura.
Tu guarda la ricchezza…E che ce fai
si ‘r còre che lei cerca nun ce l’hai;
e er còre, a tte, te l’hanno rigalato
pe’r fatto solamente d’esse nato.
Nun ce sò costi, nun ce stanno spese
a ffà un soriso che, senza pretese
je fai a uno che ce l’ha cor monno
e cerca de tirasse su dar fonno.
E ‘na carezza…? Vòi mette ‘na carezza
che je sa daje tanta più certezza
più de un gran rigalo a un fanelletto
che più de gn’artra còsa vò l’affetto.
E che diceva a Assisi er poverello:
“Guarda llassù in celo quer fringuello…
cià tutto quanto puro si ‘n cià gnente,
ma no pe’ questo je pòi dì pezzente”.
Ma quanti ce ne so’ ricchi sfonnati,
che ‘n cianno pace e arubbeno sfrenati,
che nu j’abbasta mai de st’a’mmucchià…
ma nun è mica vita, quella llà.
E ‘nvece abbasterebbe tanto poco…
Nun dico solo l’aria, l’acqua e ‘r foco,
ma quer che serve a vive degnamente,
rispetto pe’ se stessi e pe’ la ggente.
![](https://s0.wp.com/wp-content/themes/pub/quentin/images/printer.gif)
Il fisco
![Il fisco](https://cantierepoesia.wordpress.com/wp-content/uploads/2010/06/il-fisco.jpg?w=300&h=213)
Ti perseguita dal primo vagito… vorace e accanito. Per non perderti durante il percorso, ti marchia come le bestie all’ingrasso, assegnandoti il codice d’identificazione per meglio comminare … le imposizioni Diventa di diritto il tuo socio di fatto, e accampa pretese dagli utili attivi… nel mentre, indaga sulle uscite passive Da inquisitore, applica con grande fervore imposte, balzelli, sanzioni e interessi di mora… appellandosi anche, allo studio di settore. Conosco una sola categoria, cosi avida e di facili guadagni, per far dei paragoni, ma, forse sto sbagliando … quelli sono i “papponi”.
![](https://s0.wp.com/wp-content/themes/pub/quentin/images/printer.gif)