La luce dell’aurora splende ancora
il cuore esulta a luccicanti gemme,
la primavera sfoggia i suoi colori,
come diamanti veste prati e fiori.
Vedendoti sull’uscio spettinata
indossare il profumo della notte,
vestita sol di pelle immacolata,
il cuore mio esplose dentro al petto.
Capelli color grano il vento insidia
scompiglia la tua chioma sulla fronte,
scalza ti doni al cielo irriverente,
vestita della luce nel mattino.
Carnose labbra tue che come rose
son destinate alle carezze d’ape,
luce splendente in cuore innamorato,
negli occhi miei il paradiso è dentro.
Luce che esalti il buio nella notte
solo dell’ombra ancor non sei il padrone,
indifferente all’uomo col bastone,
che vede con gli occhi del suo cane.
Madre che il figlio tuo allatti in grembo
l’accarezzi con delicata mano,
di vellutata rosa profumato,
luce di vita in corpo appena nato.
Luce sottile in povera dimora
accende il cuore in vecchi innamorati,
accanto al fuoco mille braci spente,
attendono la notte e nuova luna.
Tutto è luce e intorno si riflette
canto d’usignolo a fresca fonte,
il sole che si staglia all’infinito,
negli occhi di una madre sorridente.
In queste poche rime il dolce canto
per chi possiede il paradiso dentro,
è vita nella goccia il firmamento,
e luce rinnovata di speranza.
Raffaele Saba