azzurrabianca
Primavera in auto (Gloria)
Come le fronde
E’ arduo…
cercar di capire
l’animo umano:
esso è pregno…
di mille misteri
E’ assurdo,
e illusorio
tentar di frenare
l’impulso:
esso …
come le foglie
accarezzate
o sbattute
dal vento…
s’accende
e s’invola
o si spegne
e subissa,
con lo stesso
ardore,
e con lo stesso…
valore
Uomo…
Uomo che hai il deserto nel cuore
stoppa della frenesia
l’impulso di un’insaziabile
piacere dal gusto ignoto,
rallenta la tua corsa
quando spingi forte l’acceleratore
della fantasia solo un dissapore,
inequivocabile gioco di pazzia
della tua mente, caduta
per errore nelle mani di colei
che si fa chiamare “perversione”
All’arenile
Ti ravvisai un dì seduto all’arenile
privo di augurali pensieri, rilassato quasi,
in malinconica lucida rassegnazione.
La schiena provata, nuda, dignitosa insieme
non chiedeva favore, convessa se ne stava
in accoglienza d’amarezze sue percorse.
Poca conoscenza d’acquietante pienezza
così da affiorare priva di clamore, umida,
sulle creste saline di gocce fra le tue ciglia,
pesando in solitudine gli anni, raggranellandoli,
come a tenere la sabbia sospinta da un soffio.
A lungo, immobile, contemplai il tuo profilo,
un che di noto aveva, di familiare allo sguardo
che raro propinavo scontenta alla mia vita.
In te mi riconobbi e irrefrenabile provai
l’impulso attonito di sederti accanto,
di scorrerti il mio braccio intorno al collo
e con te ultimare la linea curva interrotta
del cuore che tracciavi sulla rena.
Distacco
(Autoritratto – Pierluigi Ciolini)
Su ali di cera
che non uso ancora
mi trascino incerto
nell’ombra di un sogno
che aliena la mente
che d’impulso deforma
ciò che l’impressione dischiude
e discioglie su carta
il mio grigio stupore
che non è più
Son stranito
Son stranito da chi butta le sue strofe Sembrano quasi una sorgente che sgorga nella roccia goccia dietro goccia a me pure sai succede son parole senza senso che si ritrovano casualmente sul foglio sembrano pecore si avviano una appresso l’altra correndosi dietro senza sapere dove andare bene ora prestami attenzione ti farò ascoltare le pene che mi pesano sul cuore perché sempre l’uomo paga l’ignoranza Immaginare il pulsare delle parole che ricorda quello delle stelle Guardarle come immagini nel cielo calcareo Sentire l’impulso amoroso non trovare la donna che sogni Sbagliare amicizie e sentirti sempre più solo In qualche luogo sogna la poesia là dove l’uccello si perde quando viene il momento di volare