Kamasutra

Danze di veli
magia d’oriente
oli e profumi
incarnan il piacere.
Di kajal gli occhi neri
perla il sorriso
colombe bianche
le mani in voli d’amore.
Sono lidi accoglienti
i fianchi sinuosi
tra suoni argentei
di ninnoli d ‘oro.
Diamante incastonato
nel ventre prezioso
tra sussulti di seta
e stille di passione.
Oppio ed oblio
magma di lava
tra grovigli di membra
kamasutra d’amore.

astrofelia franca donà

Mentre l’eterno avvolge


Religione negli atomi dell’acqua
di vita in una eternità dorata,
sulla montagna di albiche cascate,
calli di pini giovani di muschio.

Il vortice nella città. È passato:
giorno, ansante, acre, irrespirabile.
Tutte le tinte, sensazioni strane,
le prospettive, scorci più impensati
son passati nel minuto affannoso…

Un rumor di ferraglie, notte nera,
Treno lontano che divora il piano:
biscia fosforescente, strìa di luce.

Suoni dal fiume. Il mistero del fuoco
è delicato come l’uragano
della mia pazzia. Non una sosta,
nella vita mia, si calcian ciottoli,
al buio, nella fonda notte senza
volere, sperando, mentre l’Eterno
avvolge gli altri Mondi vagabondi
in simbolitragedia dell’inferno
o dolce paradiso…
.                                  . Monte pieno
di passi, sassi che non vuoi calciare:
rumori vuoti di anime sporche
fanno la eco in miliardi di stelle.

Paolo Santangelo

Viva l’Italia

Viva l’Italia, l’Italia liberata,
l’Italia del valzer, l’Italia del caffè.
L’Italia derubata e colpita al cuore,
viva l’Italia, l’Italia che non muore.
Viva l’Italia, presa a tradimento,
l’Italia assassinata dai giornali e dal cemento,
l’Italia con gli occhi asciutti nella notte scura,
viva l’Italia, l’Italia che non ha paura.
Viva l’Italia, l’Italia che è in mezzo al mare,
l’Italia dimenticata e l’Italia da dimenticare,
l’Italia metà giardino e metà galera,
viva l’Italia, l’Italia tutta intera.
Viva l’Italia, l’Italia che lavora,
l’Italia che si dispera, l’Italia che si innamora,
l’Italia metà dovere e metà fortuna,
viva l’Italia, l’Italia sulla luna.
Viva l’Italia, l’Italia del 12 dicembre,
l’Italia con le bandiere, l’Italia nuda come sempre,
l’Italia con gli occhi aperti nella notte triste,
viva l’Italia, l’Italia che resiste.

FRANCESCO DE GREGORI


Complicità com_presa

Mi si chiede dell’amore
io che non ho che fessure
di ricordi e pelle di granito
a conservarne i fiati.

Amerò di te
la promessa sull’altare
e l’ombra al calare della sera

l’ombra stanca che tace la parola
e sfinisce il giorno
i baci trattenuti dalla stizza
i sorrisi negati.

Ti amerò
col trucco o senza
la mattina dentro un caffè
di corsa
figli e conti da pagare
e mille volte ancora

come la pancia vuota
di una luna
e la marea che si ritira
in fretta
la pioggia sterile
che avvizzisce l’erba
come la prima piega
al girobocca.

Ci ameremo
se il cuore un cristallo
che non mente
se la roccia
un’occasione di riparo

e la nostra storia scritta.

Beatrice Zanini

Stella cometa

Mìran lo passo tuo mute le stelle,
e’l firmamento di stupor s’incanta,
la maraviglia esclaman le più belle,
che cotànto splendor niùna vanta.

L’empìreo doni d’un brillar preclàro
come l’auròra spème del mattino,
oh cometa, astro del ciel sì raro,
illumini la via verso il Divino.

Mille suonan campane da gran festa
radióse d’emozion per tua carezza
cantan di gioia e con voce dèsta
in còro ad annunziàr giunta salvezza.

Nitóre spandi pel Bambin che nasce
e di fùlgido amor tutto contàgi
Gesù sorride teco tra le fasce
al dondolar cullato dai re magi.

Plàcida sosti all’umile capanna
ove Santa ripara la Famiglia
Maria sussurra dolce ninna nanna
anco per te che sei diletta figlia.

Tu indichi il Natal nell’universo
rallegrar sai quell’anima più buia
la man tua porgi per colui ch’è perso
co’ l’angioli che intonano alleluia.

Gian Franco D’Andrea