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Vecchiezza
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Se non riesco a dormire
conto le stelle radunate
nel palmo della mia mano
Tra una tela e l’altra
mi fermo quanto basta
per fondermi con i pennelli
i colori che invento
raccontando storie di vetro…non mie.
L’anima attingo
dalle ceneri dei sogni ,
[c’è troppo grigio …sottolinei]
e di tanto in tanto mi concedo
ai giardini del silenzio
come musa
mi contagi
mi piovi dentro
“Sono qui” mi dici
…..sapessi quanto vale
in quest’uggiosa domenica….
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Il libro di Biancaneve sul comodino
Il libro di Biancaneve sul comodino
attorno altre storie altre fiabe
l’asciugamano aranciato di hennè
sulla scrivania la carta da acquerello
e colori e pennelli e una giraffa
rosa nel posacenere
chissà che penserà la cameriera quando
verrà per rifare la stanza
che sia la camera di una bambina e che
avrà fatto con questa salvietta?
mi tingo e spargo attorno le tinte
per fare mio il mondo e rispecchiarmi
ricercare i colori che ho dentro
l’eco che riverbera nella solitudine
di presenze che vorrei per sempre
e fingo che questa impronta di capelli
sul cotone bianco
o la traccia colorata che la mente fa
sul foglio sia la vita
e perdo la vita e gli altri che sono
fuori dalla mia stanza
ma è per loro che dipingo per chiedere
poi che ne pensi cioè
ecco vedi chi sono ti piaccio?
mi conosci lì, mi vedi, mi capisci?
e le fiabe questi libri sono un sogno
che ritorna di quando volevo un mestiere
e non mi affidavo al caso e allora era
l’illustratrice per bambini per bambini
e infantile lascio impronte tracce di me
io sono perchè segno
vedi quella sono io
ma io dove sono
e tu dove sei?
azzurrabianca
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Tu, amore mio
Io ti sciolgo
i capelli al sole
e ti abbraccio
con pennelli di stupore,
così ti rendo mia
tra il diamante di roccia
che ho scavato
per arrivare
al tuo suono
d’essere.
Io ti spoglio
con le mani al vento
e se non parlo
è il mio cuore
che si accarezza
con i tuoi occhi verdi
tra le simbiosi di un cratere
da cui non cado:
ne sorvolo il soffio
che afferro tra le ali
della nostra esistenza
e ne respiro
onnipotenza
rendendomi aggrappata
all’eterno sogno
che vivo solo con te.
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Stupri
Oggi è il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne. La nostra Aurelia ci manda una sua bella e forte riflessione con cui ci invita a fermarci e a pensare a quanto c’è ancora da fare in questo nostro tempo per garantire il diritto di ogni donna alla sicurezza, alla dignità ed alla libera espressione delle proprie scelte, anche in campo sessuale. La ringraziamo per le sue parole.
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Donne camminano sole nei giorni della cipria insaponano il viso si spolverano con il sorriso – batuffoli di talco ai lembi rimasti trasuda la pelle stille, parole di fuoco violenze strisciano ancora come serpenti – soffocate nella bidonville le ferite si esercitano all’accesso manomesse indigene sedimenti insidiosi le governano sui quattro angoli cardinali del sesso regresso – cavi d’acciaio esplosivi le chiusero al morso di genitali scaduti stolte paludi da bonificare succhiavano nella sabbia i loro chiari pensieri, le imbrattavano con pennelli neri i predoni del male dal sangue infetto come allora le perseguitano…
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